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Misure anti smog, Comuni e Regione al lavoro: rafforzamento controlli al via

Intanto l’allerta inquinamento è attualmente rientrata

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Al lavoro insieme, Regione e Comuni, contro l’inquinamento atmosferico sulle misure aggiuntive previste dal Pair 2030, in caso di sforamenti superiori ai 25 del valore limite giornaliero di pm10, che troveranno applicazione da ottobre.

Da marzo ci sarà maggiore attenzione da parte dei Comuni ai controlli da effettuare per il rispetto delle azioni previste dal Piano. È quanto emerso oggi durante l’incontro tra Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, e i 207 Comuni coinvolti nel Pair (Piano aria integrato regionale) 2030.

“La qualità dell’aria è un problema serio che riguarda la salute dei nostri cittadini: dati alla mano, bisogna agire insieme- ha commentato Priolo, che ha sollecitato tutti i Comuni ad adempiere alle ordinanze previste dal nuovo Piano aria-. Occorre lavorare in modo sinergico, a tutti i livelli istituzionali, su tutti i fronti: riscaldamento domestico, traffico, agricoltura, industria. E coinvolgere i cittadini a fare insieme questa battaglia che non si vince da soli”.

“Nel frattempo- ha concluso Priolo- vedrò a stretto giro il ministro Pichetto Fratin, per sottoporgli la situazione e chiedere ulteriori risorse per alimentare nuovi bandi a favore di cittadini e imprese”.

Pair 2030

A cosa mira il Piano Aria (qui la delibera) approvato dalla Regione: ridurre le emissioni sia di inquinanti primari sia di precursori degli inquinanti secondari (PM10, PM2.5, NOx, SO2, NH3, COV); agire simultaneamente sui principali settori emissivi; agire sia su scala locale che su scala spaziale estesa di bacino padano con intervento dei Ministeri sulle fonti di competenza nazionale;prevenire gli episodi di inquinamento acuto al fine di ridurre i picchi locali.

Il PAIR 2030 prevede le seguenti riduzioni emissive rispetto allo scenario base al 2017:

del 13% per il PM10
del 13% per il PM2.5
del 12% per gli ossidi di azoto (NOx)
del 29% per l’ammoniaca (NH3)
del 6% per i composti organici volatili (COV)
del 13% per il biossido di zolfo (SO2)

Il piano individua 64 misure suddivise in 8 ambiti di intervento, prioritari per il raggiungimento degli obiettivi della qualità dell’aria, di cui 5 tematici e 3 trasversali:

PIANO ARIA

Gli sforamenti: la situazione

Al momento sul territorio regionale le criticità più marcate nei capoluoghi interessano l’Emilia occidentale: a Piacenza si è già arrivati a quota 28 sforamenti (centralina Giordani-Farnese), a Modena 31 (via Giardini). A Ferrara si sono raggiunti i 24 sforamenti, in Romagna 23 a Ravenna (Zalamella) e 22 a Rimini (Flaminia). Le situazioni migliori sono state rilevate a Cesena (12, centralina Franchini-Angeloni), nell’agglomerato di Bologna (centralina San Felice 14) e a Forlì (15, centralina Roma). L’allerta è attualmente rientrata. Sul sito di Arpae i dati giornalieri regionali aggiornati.

DATI AGGLOMERATO BOLOGNA _21 FEBBRAIO 2024

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