Ricevi la nostra Newsletter

L'unico modo per non perderti nulla sulle novità gastronomiche suggerite da Cibotoday. Ogni mattina nella tua e-mail.

rotate-mobile
Storie

La barista di Bologna ha scritto un libro sul caffè che ti farà capire il caffè

La super barista Cristina Caroli racconta tutto sulla bevanda che ha cambiato la storia del mondo. Dalle origini alle caffetterie del futuro, passando per la Rivoluzione Industriale

Tutto, ma proprio tutto, quello che avreste sempre voluto sapere sul caffè. E anche un po’ di più. Non si esagera nel commentare così il libro “Il caffè per chi non si accontenta”, pubblicato ad aprile 2023 dall’esperta barista e divulgatrice bolognese Cristina Caroli. Un viaggio completo — e, soprattutto, godibilissimo — dalle remote origini di uno dei prodotti più consumati al mondo alle scommesse sul suo futuro; dal suo ruolo chiave in grandi eventi storici alla scienza della degustazione e i bar di domani. Tutto con un obiettivo: spiegare che quello che arriva in tazzina, e che sposso ci si aspetta di pagare il meno possibile, è in realtà un concentrato di storie e cultura.

Cristina Caroli con il suo libro

Chi è Cristina Caroli

Al mondo del buon caffè Cristina Caroli è arrivata per una serie di fortunati eventi. La solare 62enne bolognese ha iniziato come segretaria generale in alcune aziende, passando “per il solito consumo utilitaristico e un po’ ossessivo, quello da pause ripetute alle macchinette, senza andare per il sottile”. Complice un capo dai gusti più raffinati, ha preso a fare la spola con il bar fronte ufficio, “che incredibilmente, già a metà Anni ’90, serviva due diverse miscele. Chiacchierando col barista, ho capito che il caffè non doveva sapere per forza di amaro e bruciacchiato, tanto da dover riempirlo di zucchero e latte”.

Il libro di Cristina Caroli

La facciamo breve: quello stesso locale dal 2001 è la sua caffetteria e il barista, Alessandro Galtieri, è oggi suo marito e socio. Oltre a tenere corsi per SCA Italia, insieme gestiscono Aroma, dal quale hanno volontariamente omesso “bar” per non deviare di un millimetro dal caffè. Su questo, i due hanno davvero cambiato i paradigmi: menu articolati, svariate referenze, metodi di estrazione e ricette, “ma soprattutto la voglia di raccontare che la cultura del caffè riguarda tutti”. Qui di bevono tra le tazzine migliori in Italia.

Ph. Clay Banks

Origini e curiosità: il caffè nel passato

Nel libro si parla del tragitto del caffè dall’Africa al mondo durante secoli che hanno disegnato l’economia globale e “di tanti, tantissimi aneddoti interessanti”, riassume Caroli. “Come che il caffè, nelle corti europee del primo ‘700, veniva servito in un piattino, e la tazzina fungeva solo da bricco. Proprio come si faceva con il tastevin per il vino; una prova di quanto fosse preziosa questa bevanda. Sono incappata in un dipinto antico che mi ha spiazzato”.

Dama che si appresta a bere il caffè dal piattino, illustrazione dal libro di Caroli

Poi il racconto di come, una volta arrivato in Europa, “il caffè abbia scosso un continente avvinazzato e abbia alimentato, con la sua inedita, provocata lucidità, addirittura la Rivoluzione Industriale. Per non parlare del ruolo culturale, politico e sociale delle caffetterie: Lloyd’s, la prima compagnia assicurativa del mondo, nacque in un piccolo ‘bar’ sul Tamigi”. Poi un salto in avanti: “Pensa alle università inglesi, come Oxford, e all’usanza di lasciare annunci, biglietti e ‘post’ sulle bacheche dei caffè (ancora prima, nelle taverne londinesi, dove le note erano veri e propri 'gossip' del tempo). Relazioni intorno al caffè: gli albori dei social!”.

Chicchi di caffè, ph. Mike Kenneally

Prospettive e previsioni: il caffè nel futuro

Dodici capitoli che, uno dopo l’altro, aggiungono livelli “a quello che è diventato purtroppo un prodotto bidimensionale. Dal boom del secondo dopoguerra siamo abituati a consumarlo in modo smodato e a pretendere di averlo a disposizione abbondante e poco caro. Ma non è giusto; il caffè ha fatto la storia del mondo ed è un prodotto nobile, come il buon vino”. Dopo aver snocciolato storie e curiosità, senza tralasciare la parte esplicativa sullo specialty e quella “scientifica” sulla degustazione, l’autrice si interroga sul caffè di domani. Secondo lei “ci saranno due vie. Quella di chi vorrà continuare a bere tanto caffè e pagarlo poco, trattandolo come un bene di consumo di massa. L’unico modo per permetterlo, senza far scendere smodatamente la qualità, sarà puntare sull’automazione del servizio, alleggerire la pressione sui baristi e snellire i tempi. Poi quella di chi, con il caffè, vuole fare un’esperienza degustativa a tutto tondo. Immagino ‘caffetterie gourmet’ con menu importanti e personale capace di comunicare, che si rivolgono a una clientela con più propensione alla spesa, ma soprattutto alla scoperta”.

Vari servizi del caffè, ph. Nathan Dumlao

Come i ristoranti stellati non hanno scalzato le osterie, anche in questo mondo, secondo Caroli, c’è spazio per tutti. “Senza mai dimenticare che pretendere di pagare pochissimo una tazzina significa accettare che, lungo la filiera, qualcun altro abbia già pagato per noi. In termini di equità delle retribuzioni e sostenibilità ambientale”. Riflettere, riflettere, riflettere.

"Il caffè per chi non si accontenta", Cristina Caroli

Autopubblicato

Pagine: 298; Prezzo: 30€

www.amazon.it

Leggi il contenuto integrale su CiboToday

CiboToday è anche su Whatsapp, è sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

In Evidenza

Potrebbe interessarti

BolognaToday è in caricamento