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Alluvione, zone del bolognese non inserite nel decreto: "Il Governo ci prende in giro" | VIDEO

Il capo di gabinetto della Città Metropolitana Sergio Lo Giudice e l'assessora comunale al Commercio Luisa Guidone hanno commentato il mancato inserimento di alcune zone del territorio nel decreto alluvione

Il decreto 61, noto anche come "decreto alluvione", è diventato legge. Peccato, però, che la decisione del Governo di tenere fuori diverse zone del territorio metropolitano di Bologna rappresenti un problema non da poco. Lo ha sottolineato a chiare lettere il Capo di gabinetto della Città Metropolitana Sergio Lo Giudice, nella mattinata di sabato, in un incontro con la stampa su via Saffi, una delle zone escluse: "Questa è una presa in giro" ha commentato Lo Giudice. Di pari passo l'assessora comunale al Commercio Luisa Guidone: "Noi stiamo lavorando e siamo presenti ogni giorno sul territorio, ma non possiamo essere lasciati da soli".

I comuni e le zone tagliate fuori

L'emendamento proposto al decreto dalla Regione Emilia-Romagna riguardava l’inserimento (limitatamente alle aree colpite) dei comuni di Baricella, Bentivoglio, Camugnano, Casalecchio di Reno, Marzabotto, e l’inserimento di aree di altri Comuni assenti dall’allegato: le zone Saffi, Collina, Bellaria e San Savino del comune di Bologna e altre aree dei comuni di Castel Guelfo, Castel Maggiore, Castel San Pietro, Castenaso, Imola, Medicina, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro e Sasso Marconi. Come detto, però, l'emendamento non è stato accolto.

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