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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Alluvione, scontro Meloni-Bonaccini: “Risorse esigue. Ora incontriamoci”

Continua il botta e risposta a distanza tra la premier e il governatore sui fondi necessari alla ricostruzione post alluvione

“Il governo ha stanziato 4,5 miliardi per la ricostruzione nelle zone alluvionate e questa iniziativa non si esaurisce qui. Uno degli obiettivi dell’Esecutivo è anche quello, oltre alla messa in sicurezza e alla ricostruzione delle infrastrutture, di risarcire tutti i privati che hanno subito danni”. Questa una parte della lettera con cui la premier Giorgia Meloni ha risposto al governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dopo che quest’ultimo le aveva scritto chiedendo i fondi necessari alla ricostruzione per il post alluvione dello scorso maggio. Meloni che, nel testo, chiedeva di "non cedere alla fretta ed alla frenesia che pare rispondere al desiderio di qualcuno di avere un po' di visibilità, alimentando polemiche inutili". 

La contro-risposta di Bonaccini

La risposta di Meloni, in cui la premier cita i decreti-legge 61/23 e 88/23 che ammonterebbero a 4,5 miliardi di euro complessivi per la tutela del mondo imprenditoriale e lavorativo e per il ripristino delle reti infrastrutturali e idrogeologiche, non è piaciuta a Bonaccini, che ha risposto nuovamente alla presidente del Consiglio con un comunicato. “Abbiamo ricevuto la risposta della presidente Meloni – scrive il governatore emiliano-romagnolo – e purtroppo non è positiva. A maggior ragione, ribadisco la richiesta di un incontro per trovare, insieme e con spirito di collaborazione, le risposte più efficaci per persone e imprese colpite dall'alluvione, che chiedono solo una cosa: tornare alla normalità e poter ripartire. Ricevendo il 100% degli indennizzi, come promesso dal Governo".

"Avevamo posto una serie di questioni, a partire ovviamente da quella dei risarcimenti a cittadini e imprese, e avanzato alcune proposte costruttive, in spirito di collaborazione nel solo interesse degli emiliano-romagnoli: ribadisco la necessità di un incontro con la presidente del Consiglio – continua il governatore nella nota – per chiarire tematiche che restano aperte e confrontarci su richieste che arrivano dalle comunità, dalle persone e dalle aziende colpite, e di cui noi ci facciamo portavoce, nella convinzione che insieme si possono trovare soluzioni efficaci. Nell'ambito di una collaborazione che ogni giorno stiamo portando avanti col commissario Figliuolo, che ha già dato la propria disponibilità a incontrare nuovamente il Patto per il Lavoro e per il Clima il prossimo 31 agosto proprio per approntare, con l'intero sistema regionale, le soluzioni migliori per la ricostruzione". "Confermo poi – prosegue il presidente dell'Emilia-Romagna – che al di là di quanto attivato da me insieme al dipartimento nazionale di Protezione civile, nulla è arrivato in termini di indennizzi a famiglie e imprese colpite: certo, i due decreti adottati dal Governo hanno definito una serie di misure che però, lo si chieda ai cittadini, in questo momento non risultano funzionare, né per il ritorno alla normalità delle famiglie, né per la ripartenza positiva delle imprese. Così come nessuno disconosce il valore di quanto fatto per attivare gli ammortizzatori sociali o l'accesso al credito di una parte, sia pur ristrettissima, di aziende, così come per quelle dell'export".

Ma Bonaccini tiene a ribadire "quanto i sindaci, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali stanno dicendo: la stragrande maggioranza delle imprese ad oggi non solo non ha ricevuto un euro di indennizzo, ma neppure sa come approntare le perizie necessarie per ottenere in futuro il pieno risarcimento dei danni. E non sapere ancora, dopo tre mesi, come richiedere i rimborsi è semplicemente incredibile". È scontro anche sugli interventi di somma urgenza: “Quanto alla ricostruzione pubblica, con spirito positivo e di piena collaborazione stiamo lavorando col commissario Figliuolo. Devo però sottolineare che anche della cifra citata dalla presidente Meloni - gli oltre 400 milioni di euro per gli interventi di somma urgenza realizzati - nulla a oggi è arrivato nelle casse dei Comuni, che pertanto continuano ad essere esposti, così come le imprese che hanno realizzato questi lavori e non vengono pagate. Le risorse stanziate per la ricostruzione privata sono esigue, anzi, pressoché trascurabili".

"Continuiamo a chiedere di vederci, certi che molti di questi problemi possano essere risolti, individuando insieme le soluzioni migliori e più celeri a beneficio degli emiliano-romagnoli. Abbiamo avanzato anche proposte costruttive, che permetterebbero di destinare subito oltre un miliardo di euro agli indennizzi di cittadini e imprese. Nodi che contiamo di poter sciogliere insieme confrontandoci di persona, in uno spirito, ripeto, di collaborazione: la 'fretta' che Meloni mi imputa, in realtà, è quella dei nostri concittadini. Che tutto meritano fuorché polemiche sterili tra istituzioni o il fatto che non debbono lamentarsi perché molto sarebbe già stato fatto. Purtroppo - conclude Bonaccini - non è così, la premier può senz'altro chiedere direttamente a famiglie e imprese. Noi siamo qui per dare una mano e, come ho ringraziato il Commissario Figliuolo per aver immediatamente accolto l'invito ad un incontro delle parti sociali, così confido di poter fare con la presidente Meloni non appena deciderà di incontrarci".

Foto LaPresse

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