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Cronaca

Casa, amministratori truffaldini, ci si difende col 'bollino blu'

E' entrato in vigore un decreto che regolamenta i requisiti che l'amministratore deve possedere. Come fa, il cittadino, a sapere se il proprio amministratore ha, appunto, 'il bollino blu'?

Essere costretti a pagare due volte i lavori effettuati nel proprio edificio perché l'amministratore, pur avendo riscosso le quote, non ha provveduto a saldare l'impresa, ignorare l'esistenza di cause nelle quali è coinvolto il condominio e trovarsi a fare i conti con una condanna al pagamento di ingenti spese legali. O ancora, scoprire che il proprio amministratore ha pagato con i soldi dei condomini debiti di altri stabili o che non ha adempiuto agli obblighi fiscali che gravano sulla collettività degli abitanti del palazzo. Sono situazioni nelle quali diversi condomini si ritrovano, loro malgrado, e che possono essere evitate avendo un amministratore in regola con le nuove norme. Come chiarisce l'avvocato Vincenzo Nasini, responsabile del coordinamento condominiale di Confedilizia, l'organizzazione storica dei proprietari di casa, dal 9 ottobre 2014 è entrato in vigore un decreto che regolamenta i requisiti che l'amministratore deve possedere. Tra questi, non essere stato condannato per reati gravi, non essere interdetti o inabilitati e aver maturato una competenza specifica nell'amministrazione condominiale e nella sicurezza degli edifici.

Il 'nuovo' amministratore, inoltre, deve adempiere ad obblighi specifici, come l'apertura di un conto corrente nel quale far confluire tutti i contributi pagati dai condomini per coprire le spese, fornire il rendiconto della gestione, mettere a disposizione lo stato dei pagamenti, far conoscere ai condomini eventuali liti in corso, adempiere agli obblighi fiscali del condominio, riferire all'assemblea eventuali lavori che i condomini vogliono fare in casa loro, essere trasparente sui propri compensi.

Ma come fa, il cittadino, a sapere se il proprio amministratore ha, appunto, 'il bollino blu'? Fermo restando che può chiederlo direttamente allo stesso amministratore, per essere garantito, può rivolgersi alle associazioni dei proprietari edilizi. Tra queste, c'è Ape-Confedilizia, che, con le sue 200 sedi in Italia, provvede direttamente o in collaborazione con Gesticond (Associazione di amministratori aderente a Confedilizia) a formare e valutare coloro che amministrano i condomini iscritti alla stessa Ape. L'associazione, "ha infatti, come da norma, un responsabile scientifico che vigila sui requisiti degli amministratori, garantendone la professionalità".
Il tema della riforma e dei requisiti degli amministratori è uno degli argomenti che verranno trattati alla Festa del condominio, la tre giorni di Ape-Confedilizia Bologna, partita oggi, che prosegue domani (sabato 26) e dopodomani, (domenica 27 settembre) in piazza San Domenico 13. Un'occasione, del tutto gratuita, per esperti, amministratori, ma anche semplici cittadini, per aggiornarsi su una serie di temi di attualità che riguardano la casa di proprietà.  

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