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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Zona Universitaria / Piazza Giuseppe Verdi

Spaccio in Piazza Verdi, arrestato due volte in una settimana, ferisce Carabiniere

A pochi giorni dall'arresto per detenzione di sostanze stupefacenti si fa ammanettare di nuovo per lo stesso reato, con l'aggravante della resistenza a pubblico ufficiale

Lotta alla droga in zona universitaria: i Carabinieri hanno arrestato due uomini di origini tunisine, un 33enne e un 24enne, senza fissa dimora, per aver tentato di vendere un involucro di hashish, del peso di 1,7 grammi, agli operanti che si trovavano in Piazza Verdi per un servizio antidroga.

Lo spacciatore più giovane ha cercato di evitare le manette minacciando i Carabinieri con la lama di un cutter che aveva con sé.

La rapida reazione dei militari ha evitato il peggio, ma nella colluttazione sono rimasti comunque lievemente feriti ed hanno riportato tre giorni di prognosi ciascuno per tagli superficiali. I due tunisini, gravati da precedenti di polizia, sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La perquisizione personale del 24enne ha consentito di rinvenire altri 3 grammi della medesima sostanza stupefacente, 3,5 grammi di eroina bianca e una fiala di metadone. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli arrestati sono stati tradotti in carcere, in attesa di comparire in Tribunale per la celebrazione del rito direttissimo.

Il 33enne, noto spacciatore di piazza Verdi, era finito in manette anche la scorsa settimana durante un'attività antidroga: il soggetto ha infatti ha tentato di vendere una confezione di hashish, del peso di 2,20 grammi, a uno dei Carabinieri impiegati nel servizio che, indossando gli abiti civili, aveva scambiato per un potenziale cliente.

Sottoposto a una perquisizione, il 32enne era stato trovato in possesso di altri 1,60 grammi della stessa sostanza e una dose della pericolosissima eroina bianca che aveva occultato all’interno di un calzino. L’arrestato, inoltre, è risultato inottemperante a un provvedimento di “Divieto di dimora” nel comune di Bologna che aveva recentemente ricevuto. Lo stesso, dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, è stato tradotto nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto.  
 

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