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Cronaca

Due bar chiusi in Bolognina, la stretta del Comune

Uno dovrà abbassare le serrande alle 21 per sei mesi, l'altro è stato chiuso dal questore e ora rischia di non riaprire

Stangata per due bar della Bolognina piuttosto "problematici", come li definisce l'assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna, Alberto Aitini: uno per decisione del sindaco Virginio Merola dovrà abbassare le serrande alle 21 per sei mesi, l'altro è stato chiuso dal questore Gianfranco Bernabei e ora rischia di non riaprire.

Quest'ultimo è il bar Jolly blue di via Di Vincenzo. "Dopo i controlli fatti dalla Polizia locale e dalle forze dell'ordine, abbiamo chiesto al questore, che ringrazio, la chiusura", scrive Aitini su Facebook. "Inoltre, grazie all'importantissimo lavoro di Acer, cercheremo di fare in modo che non riapra più", aggiunge l'assessore.

"Siamo contenti che dopo le segnalazioni del Quartiere e dei cittadini le autorità abbiano preso provvedimenti seri", sottolinea il presidente del Navile, Daniele Ara. Per quanto riguarda il futuro del bar e il riferimento di Aitini all'Acer, il motivo sta nel fatto che proprio l'azienda che gestisce le case popolari è proprietaria dei locali in questione. E sempre nella giornata di ieri, l'Acer ha emesso un provvedimento per la risoluzione immediata del contratto di affitto e la riconsegna del locale. In pratica, si spiega nell'atto dell'azienda, pochi mesi fa il precedente gestore del bar (titolare del contratto di locazione) ha ceduto l'attività ad un'altra persona, una donna 48enne, la quale sarebbe subentrata nel rapporto di affitto con l'Acer attraverso la stipula di un nuovo contratto. Stipula che però nel frattempo non è ancora avvenuta. Contestualmente, l'Acer ha invece rilevato "reiterate e gravi inosservanze alle norme vigenti, a quelle del regolamento comunale d'uso applicabile ai locali commerciali pubblici ed ai doveri di diligenza nella conduzione" del locale.

Tutto questo "a seguito di indicazioni qualificate da parte delle autorità di pubblica sicurezza, dell'amministrazione comunale, di cittadini ed assegnatari- continua il provvedimento dell'Acer- riguardanti la presenza di frequenti assembramenti di persone davanti al bar senza il rispetto delle restrizioni anti-Covid che hanno condotto a molti interventi delle forze dell'ordine, nonché la presenza di situazioni di grave degrado igienico-sanitario".

In tre occasioni a partire dal 19 agosto, poi, "è stata accertata la presenza di uno stato dei luoghi che conferma lo stazionamento di soggetti esterni nelle aree pertinenziali e nell'area retrostante". In più "risulta accertata, in una pluralità di situazioni verificatesi in un significativo lasso temporale- scrive l'Acer- la presenza di persone già note alle forze di polizia o pericolose".

E infine, due giorni fa durante un sopralluogo della Polizia locale e di Acer "sono state rinvenute sostanze stupefacenti nelle aree pertinenziali e nell'area retrostante", dunque è "presumibile lo svolgimento di attività illecite connesse alla detenzione e spaccio" di droga.

L'Acer ha quindi deciso di rescindere il contratto con il precedente gestore e dire no all'accordo con la nuova titolare. Il bar che dovrà chiudere alle 21 è invece il Carosella 2 di via di Corticella. Il motivo? "Assembramenti e mancato rispetto delle misure di contenimento del coronavirus, schiamazzi, diffusione di musica ad alto volume e urla anche di notte nonché disturbo alla quiete pubblica", spiega il Comune in una nota.

La decisione è stata presa dopo una segnalazione di Ara, "per la situazione diventata intollerabile e numerose segnalazioni dei residenti della zona- scrive Palazzo D'Accursio- a cui hanno fatto seguito le verifiche da parte della Polizia locale".

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