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Domenica, 28 Aprile 2024

Blitz in Rettorato dei collettivi pro-Palestina: "Università neutrale è complice del genocidio" | VIDEO e FOTO

Presentato in Senato accademico l'appello per il cessate il fuoco firmato da oltre 600 docenti dell'Unibo: "Il silenzio dell'Alma Mater è intollerabile"

Al grido di "Palestina libera" e stringendo nelle mani una grande bandiera con i colori del popolo palestinese, un gruppo di studenti e studentesse universitari ha fatto incursione all'interno del Rettorato dell'Alma Mater in via Zamboni 33. Il presidio, organizzato dal collettivo "Giovani e Palestina" e il Collettivo Universitario Autonomo, è stato organizzato per chiedere all'Università di schierarsi a favore del cessate il fuoco e della tregua della guerra tra lo Stato di Israele e il popolo palestinese, che da oltre un mese sta devastando la Striscia di Gaza. I manifestanti si sono radunati sotto le finestre delle aulee del Rettorato, dove si stava svolgendo l'assemblea del Senato accademico e la discussione di una mozione per la pace sottoscritta da circa seicento docenti e funzionari dell'Unibo.

Il presidio dei collettivi pro-Palestina in Rettorato

"Chiediamo che il Magnifico Rettore metta fine alla posizione di non neutralità dell'ateneo - dice Alessia, studentessa e membro di 'Giovani e Palestina' - e che si schieri al fianco dei civili palestinesi che in questo momento sono vittime del colonialismo israeliano. La mozione che presentiamo oggi è il segno che tra studenti e docenti universitari si è creato  un fronte comune per il cessate il fuoco: l'accademia ha preso una posizione che non può non essere ascoltata dal Senato".

"Pulizia etnica e colonialismo, neutralità è complicità" si legge in uno striscione esposto dai membri del Collettivo Universitario Autonomo in testa al corteo che, dopo il primo sit-in fuori dall'edificio, si è spinto in modo pacifico dentro il corridoio al piano terra fino ai chiostri interni. Insieme agli studenti, al presidio hanno partecipato anche alcuni docenti dell'università firmatari della mozione. Uno dei primi a lanciare l'appello per la pace è stato Lorenzo Pezzani, professore del Dipartimento delle Arti: "Abbiamo firmato perché troviamo intollerabile il silenzio dell'ateneo verso la guerra in Medio Oriente - spiega -. L'università ha anche un ruolo fondamentale nel promuovere i principi di umanità che sono alla base di questa nostra richiesta. Speriamo che la nostra mozione venga accolta e che finalmente l'Alma Mater diventi parte attiva nel raggiungimento della pace. E se la richiesta passerà in Senato siamo pronti a continuare la nostra protesta".

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