rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Aggressioni a bordo, bodycam ai capitreno: parte la sperimentazione

La registrazione vene attivata in caso di minaccia, di aggressione o di comportamenti violenti, ma tutela la privacy dei viaggiatori

QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY

30 bodycam per altrettanti capitreno. Al via la sperimentazione - su base volontaria - per i prossimi sei mesi. La videocamera viene appuntata al petto ed è sempre accesa per vigilare sulla sicurezza a bordo. Si tratta di una misura per contrastare le minacce e le aggressioni sui treni che dal 1^ marzo viene sperimentata per la prima volta in Emilia-Romagna sul personale Trenitalia Tper. 

“Vogliamo che i passeggeri e il personale possano viaggiare e lavorare sempre di più in condizioni di sicurezza sui treni regionali- commenta l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini-. Le bodycam possono funzionare da deterrente soprattutto a difesa del personale di bordo e rappresentano uno strumento aggiuntivo alle misure di sicurezza già realizzate, visto che tutti i nuovi treni regionali sono già dotati di un sistema di videosorveglianza attivo”.

“La Regione ha investito molto sul rinnovamento della flotta, tra le più giovani d’Italia, e sull’elettrificazione delle linee per avere un sistema di trasporti efficiente e all’altezza delle nuove sfide per un trasporto sempre più sostenibile, e questo impegno deve essere accompagnato dalla sicurezza degli utenti e dei lavoratori, affinché il trasporto su ferro diventi sempre di più la scelta prioritaria per muoversi nel nostro territorio”. “Mi auguro quindi- conclude Corsini- che la sperimentazione possa essere utile e nel caso diventare effettiva a breve, a garanzia dell’incolumità di tutti”.

Come funziona

La registrazione vene attivata dal lavoratore in caso di minaccia, di aggressione o di comportamenti violenti. La bodycam, adottata in accordo con i sindacati, risponde "comunque a precise prescrizioni a tutela della privacy dei viaggiatori", fa sapere la Regione. Le immagini registrate verranno consegnate alle Forze dell’Ordine, uniche in possesso del sistema di decriptazione, per gli accertamenti e il seguito sarà attuato a norma di legge.  I passeggeri del treno saranno inoltre informati della possibile presenza di personale con bodycam a bordo.

La videosorveglianza attiva sui treni è in grado di mostrare sui monitor di bordo e in tempo reale le varie sezioni del treno, garantendo al capotreno una visione costante anche delle zone più lontane, e in caso di necessità la possibilità di contattare direttamente la Polizia Ferroviaria per l’intervento immediato.

Se i risultati della sperimentazione saranno positivi, le bodycam saranno disponibili per tutti i capitreno  e il personale di assistenza alla clientela di Trenitalia Tper (circa 480 persone) che ne faranno richiesta.

Le bodycam sono potenzialmente in grado di effettuare anche registrazioni sonore e trasmettere immagini in tempo reale alle sale operative. Queste ulteriori funzioni saranno però oggetto di futuri confronti fra azienda e lavoratori.

A seguire la sperimentazione saranno FS Security, Security Provider per le società del Gruppo FS Italiane e la struttura operativa di Trenitalia Tper, con il coinvolgimento della Polizia Ferroviaria.

Il personale di FS Security svolge servizi di sicurezza con scorte mirate a bordo dei treni, compresi i regionali di Trenitalia Tper e nelle stazioni, in stretta collaborazione con gli agenti della Polizia Ferroviaria. Anche il personale di assistenza alla clientela di Trenitalia Tper, una squadra di circa 50 operatori, può supportare il personale di bordo con attività di controllo dei biglietti, contribuendo a contrastare il fenomeno dell’evasione, prima causa di innesco di situazioni critiche.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aggressioni a bordo, bodycam ai capitreno: parte la sperimentazione

BolognaToday è in caricamento