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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Un gesto per l'amico che non c'è più: "Compriamo un bosco e lo dedichiamo ad Agostino"

Agostino era un Carabiniere Forestale scomparso nel 2021. Per lui gli amici e i compagni di tante battaglie ambientaliste mettono in atto un gesto di speranza: "Evitiamo uno scempio e celebriamo una persona speciale"

"Salvare un angolo di natura può essere un modo ideale e profondo per onorare la memoria di chi quella natura l’ha amata e protetta e che oggi non è più con noi per condividere le gioie e le battaglie per un mondo migliore". Così gli amici e i colleghi di Agostino, stimato e conosciutissimo (non solo nel bolognese) carabiniere forestale scomparso improvvisamente nel 2021 a San Lazzaro di Savena, vogliono trasformare una tragedia nel gesto che potrà bloccare uno scempio: "Sappiamo che proteggere un lembo di terra era, da anni, un suo desiderio. Ci stiamo impegnando a realizzare noi questo suo sogno acquistando un bosco che altrimenti verrebbe raso al suolo" dicono i promotori di un progetto nato in rete e che con sorpresa degli stessi ha subito raccolto molti sostenitori. 

In particolare è Anna Zonari a spiegare come è nato questo gesto di cura e speranza. E' stata lei infatti a scoprire il Bosco del Corniolino,  un'area forestale nel forlivese che rischia un drastico taglio dopo vari decenni di sviluppo: "Si tratta di un posto magico che nel tempo diventerà sempre più bello e ricco se sapremo ricondurre alla sua salvaguardia le nostre energie e le nostre utopie concrete. Il nostro pensiero è andato subito ad Agostino, che tanto lo avrebbe amato. Salvare un angolo di natura può essere un modo ideale e profondo per onorare la memoria di chi quella natura l’ha amata e protetta e che oggi non è più con noi, per condividere le gioie e le battaglie per un mondo migliore. La scomparsa del nostro amico e collega ci ha sconvolti e raggelati. Ora, dopo poco più di un anno, siamo qui per legarci forte a lui indirettamente, per il tramite della vita, per mezzo di un giovane bosco minacciato, il bosco di Corniolino che vorremmo salvare e dedicargli".

Qual è il ricordo di Agostino e come è nata l'idea di dedicargli un bosco? 

"Chi lo ha incontrato sa bene quanto abbia amato la natura. Siamo rimasti tutti 'invischiati' nella sua amicizia, fatta di attenzioni, strane e affettuose telefonate, fugaci apparizioni e appuntamenti mancati all’ultimo momento. Un altro tratto da ricordare è certamente la sua attenzione ai bisognosi, agli umili, agli ultimi, a chi era in difficoltà: anche su questo fronte si è speso, generosamente e con discrezione. Agostino ha attraversato la vita di molti di noi, lo ha fatto come ha potuto, lo ha fatto con gentilezza, dedicandoci un po’ del suo grande cuore e calore, con quello sguardo da eterno fanciullo. Di tutto questo gli siamo riconoscenti e vogliamo rendere concreta una sensazione di affetto e gratitudine nei suoi confronti. Vogliamo, a nostro modo, portargli un fiore e rendergli omaggio, facendo a tutti dono di un angolo di pace con la natura. Questi 12 ettari di foresta, bagnati dal Fosso Bidente di Campigna, saranno lì per sempre e per tutti, evolvendo liberamente, come vorrà il caso o la necessità, senza tagli e senza spari, aperto a chi cercherà a suo modo la serenità. Lo abbiamo sempre visto in movimento, quasi mai calmo o rilassato, spesso stanco o addirittura stremato: sempre indaffarato, sempre un po’ disperato per come andavano le cose, sempre un po’ sorridente per chi gli stava davanti, sempre un po’ di corsa verso il prossimo impegno (di lavoro, di famiglia, di solidarietà, di supporto agli altri), verso il più vicino e quasi sempre invincibile mulino a vento. Sappiamo che avrebbe voluto salvare almeno un pezzetto del nostro pianeta comprandolo e togliendolo allo sviluppo: questa piccolissima e bellissima cosa la faremo noi per lui! Ora lo vogliamo pensare di guardia a questa giovane foresta, lui che in vita era una Guardia Forestale, nascosto tra le fronde come il Barone rampante, in compagnia degli animali selvatici, divertito nel prendersi gioco di noi ai piedi dei grandi alberi che verranno!". 

E' attiva una raccolta fondi per l'aquisto dell'area boschiva: quanto serve e come vi state muovendo? Con quali riscontri? 

"Ho lanciato un appello su Facebook, semplicemente con un post sulla mia pagina personale finalizzato a sensibilizzare le persone su quello che sarebbe accaduto al bosco. Post che ha ricevuto un centinaio di like, decine di condivisioni e subito oltre una cinquantina di contatti da tutta Italia. Da persone da cui non me lo aspettavo e che neppure conoscevo. Fra le persone che mi hanno contattata anche un gruppo di bolognesi che stavano pensato di dedicare un'area naturale alla memoria del caro amico Agostino. Si sono detti 'Cosa c’è di più bello, seppur nel dolore di una perdita, che ricordare il nostro amico con un gesto d’amore e di speranza?'. È in questo modo la storia di Agostino si intreccia con quella di Anna e del Bosco di Santa Sofia. Il progetto è stato poi reso possibile grazie al coinvolgimento del Fondo Biodiversità e Foreste, associazione che per statuto acquista boschi per conservarli e proteggerli dalla 'gestione attiva' tradizionale. Il Fondo viene così scelta come destinataria della donazione finalizzata all’acquisto del bosco, naturalmente con il vincolo alla conservazione dell’habitat forestale, che dovrà essere lasciato alle dinamiche naturali come chiaramente previsto dallo stesso statuto dell’Associazione. Il nostro obiettivo, che include l'acquisto e le spese notarili, è di 15.500 euro e siamo arrivati quasi a metà". 

Ci parla del bosco? 

"In località Corniolino, in prossimità della frazione di Corniolo, in Comune di Santa Sofia (Forlì-Cesena), c’è un’area boscata posta immediatamente all’esterno del Parco Nazionale Foreste Casentinesi – Monte Falterona Campigna, nel tratto dove il fondovalle confina con il Fosso Bidente di Campigna. Si tratta di un lembo di bosco ceduo che si sta lentamente sviluppando su un versante ripido e roccioso. Da circa 40 anni questa giovanissima foresta non viene tagliata; la sua naturalità va così spontaneamente aumentando: le piante arboreo- arbustive si sono molto accresciute; le foglie cadute e il legno morto stanno ricostituendo una lettiera più ricca; le radici e le chiome proteggo il suolo; la fauna e la flora dei boschi tipiche del Parco nazionale vi trova un habitat di vite favorevole
In definitiva in questa area di soli dodici ettari è in corso un processo meraviglioso, spontaneo e gratuito, un vero dono della Natura che offre a tutti (e dunque anche a noi, che magari viviamo a centinaia di chilometri) i suoi “servizi”, i suoi “benefici” ecosistemici! Parliamo del complesso e instancabile lavoro di piante, microrganismi, funghi, animali che ci assicurano, esemplificando, la depurazione dell’aria e dell’acqua, lo stoccaggio di carbonio, la protezione del suolo, l’accumulo e la regolazione del ciclo idrogeologico, la produzione primaria di materia organica e altro ancora. Questo bosco potrebbe ora subire un taglio per produrre legna da ardere, un taglio che, seppur condotto nel rispetto delle regole, annullerebbe di fatto decenni del silenzioso lavoro della Natura, impoverendo in modo significativo lo scrigno di biodiversità del Corniolino e aumentare il rischio idrogeologico nella zona".

Il bosco di Corniolino: 12 ettari di bosco  composto da cerri, carpini, frassini e ginepri

In località Corniolino, in prossimità di Corniolo, frazione del comune di Santa Sofia (FC), c’è un bosco che confina con il Parco Nazionale Foreste Casentinesi – Monte Falterona Campigna e dove il fondovalle è bagnato dal fosso Bidente di Campigna. Questi 12 ettari di bosco da circa 40 anni non vengono tagliati, stoccando CO2 e creando suolo stabile, riducendo il rischio idrogeologico.
Dal punto di vista forestale il bosco risulta un ceduo invecchiato composto da cerri, carpini, frassini, ginepri e altre specie di grande interesse compreso il Corniolo da cui la località prende il nome. Si trova a circa quattro km in linea d’aria dalla Riserva Integrale di Sasso Fratino, prima riserva naturale integrale italiana, Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

Mappa Corniolino-2

Come partecipare alla raccolta fondi per l'acquisto del bosco 

Il versamento della quota per la partecipazione all’acquisto del Bosco del Corniolino può essere fatto esclusivamente effettuando una donazione al Fondo Biodiversità e Foreste, l'Associazione di Promozione Sociale che provvederà all'acquisto del bosco, una volta raggiunta la somma. La donazione è libera e dovrà essere eseguita mediante bonifico bancario sul conto corrente del Fondo Biodiversità e Foreste, Banca Monte dei Paschi di Siena, IBAN IT15F0103034070000001841057, riportando la seguente causale: “Erogazione liberale Bosco di Corniolino” + l’inserimento del proprio Codice Fiscale. Le donazioni sono fiscalmente detraibili o deducibili. In tal caso la ricevuta che documenta l’erogazione liberale deve essere richiesta scrivendo a: segreteria@fondobiodiversita.

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