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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Caffarra nell'omelia di Pasqua: "Bologna sembra oggi una città priva di speranza"

Il sermone pasquale del cardinale Carlo Caffarra si sofferma sulla condizione spirituale di Bologna, che ha l'aria di una città rassegnata: "Riprenda coraggio e sappia ripartire, accolga la possibilità di un nuovo futuro"

Bologna "una città che sembra ormai priva di speranza; che sembra accontentarsi del come è sempre andata; una città rassegnata perché sembra non credere più alla possibilità di un profondo cambiamento". Questa la condizione spirituale della città descritta dall’arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra durante la messa pasquale di domenica. "O amata città di Bologna - dice - anche per te oggi è scaturita la sorgente della speranza; anche in te e per te Cristo è risorto, e dunque anche a te oggi è aperta la possibilità di un nuovo futuro, di edificarti in una vita nuova. Ascolta l'Apostolo; ascolta il testimone della risurrezione del Signore, e le tue rovine saranno ricostruite".

LA PASQUA. Con la Pasqua, osserva Caffarra "Dio si è realmente manifestato, vincendo in Gesù e per mezzo di Gesù la morte. Ma viene anche detto che questa manifestazione, vittoria di Dio ha cambiato la condizione umana - aggiunge - ha dato ad ogni uomo una nuova possibilità di essere uomo. Miei cari amici, questo è ciò che stiamo celebrando; questa è la Pasqua dei cristiani".
“O Cristo è veramente risorto - prosegue - e allora per ciascuno di noi si è definitivamente aperta una nuova possibilità di essere uomo, una possibilità che interessa tutti e apre un futuro, un nuovo genere di futuro per gli uomini [Benedetto XVI]; o Cristo non è veramente risorto, e allora siamo condannati all'eterno ritorno del sempre uguale, consegnati inesorabilmente al succedersi di vita e morte, abbandonati solo a noi stessi al nostro io come ultima istanza. Veramente - conclude - non possiamo dire: la risurrezione di Gesù non c'entra; che Gesù sia o non sia risorto, non cambia niente".

SUL MATRIMONIO CRISTIANO. "Il vero matrimonio cristiano, dono ricevuto dal Signore risorto, custodisce la speranza nel mondo". Queste le parole di Caffarra nell’omelia recitata in occasione della Festa Diocesana della Famiglia. "Esso – prosegue il monsignore - rende già presente, nel segno sacramentale, unitamente, anche se diversamente, alla verginità consacrata, il mondo futuro che resterà quando sarà passato questo mondo con la sua concupiscenza. Anzi, lo rende già ora presente, perchè nel vincolo coniugale sacramentale dimora quella carità che è la vita stessa di Dio in noi. E l'amore vero vince la corruzione".Il Cardinale da anche la definizione della fedeltà: “Il respiro dell'eternità dentro al trascorrere del tempo”.



 

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