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Case Acer: partono i lavori per riqualificare 339 alloggi da assegnare entro il 2025 | VIDEO

"Sfitto zero", via libera della Giunta per la prima tranche di interventi. Il presidente di Acer Marco Bertuzzi: "Lo abbiamo fatto con l'efficientamento e adesso lo faremo con questi appartamenti. Un piano inedito, ma siamo pronti!"

Saranno 339 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica che torneranno a essere abitabili entro la fine del 2024 (e assegnabili dall'anno successivo) grazie al fondo di 7,5 milioni di euro che servirà per la riqualificazione di appartamenti di ampie metrature, sfitti da tempo perché con necessità manutentive importante e onerose. L'intervento, che non rimarrà isolato ma potrebbe proseguire per altri 106 alloggi nel 2026, fa parte dell'ambiziosa azione "Sfitto zero", parte del piano per l'abitare del Comune di Bologna finanziato con fondi FESR Pon Metro plus 2021-2027. 

E portare a zero gli sfitti è uno degli obiettivi del mandato di questa Amministrazione, così come ha spiegato la vicesindaca Emily Clancy: "Si tratta di una missione davvero molto importante che non è stata mai raggiunta e questo dà il portato del lavoro che stiamo facendo. Vogliamo aggredire lo sfitto strutturale, nel senso che con le risorse che arrivano dai canoni come gettito ordinario riusciamo a ristrutturare gli appartamenti che si liberano con il turnover delle famiglie, ma c'è uno sfitto strutturale di diverse centinaia di appartamenti che avevano importi per i lavori davvero molto importanti. Alcuni sono fermi dal terremoto del 2012".

Gli alloggi che rientrano nel progetto quartiere per quartiere

Gli alloggi oggetto di riqualificazioni sono un po' sparse per i quartieri e in particolare sono: 18 al Borgo Panigale - Reno (Barca e Santa Viola); 128 al Navile (Bolognina, Corticella, Navile e Pescarola); 31 al Porto Saragozza (centro, Piazza dei Martiri, Malvasia e area Stadio); 116 al San Donato (Cirenaica, Pilastro e San Donato); 3 al Santo Stefano (Centro e San Mamolo) e 43 al Savena (Foscherara). 

Gli interventi varieranno in base allo stato dell’immobile:

  • alloggi realizzati prima del 1990: è previsto il ripristino integrale con demolizione di pavimenti e rivestimenti per permettere il rifacimento totale degli impianti che saranno fatti passare a terra. Si procederà anche alla sostituzione di tutti gli infissi, sia interni che esterni.
  • alloggi realizzati tra gli anni '90 e il 2000: si tratta di unità con impianti già a norma o facilmente adeguabili. A seconda dei casi verrà valutata la necessità di rifare la parete attrezzata della cucina ed il bagno, in modo tale da poter disporre adeguatamente le prese elettriche, i sanitari e la cucina. Anche per questa categoria si procederà alla sostituzione di tutti gli infissi, sia interni che esterni.
  • alloggi di recente costruzione o ripristinati (dal 2000 in poi): verrà eseguita la videoispezione della canna fumaria della cappa cucina, la prova di tenuta dell’impianto del gas, e la revisione dell’impianto elettrico. La sostituzione degli infissi verrà valutata a seconda dei casi.

Per tutte le tipologie è prevista l’installazione di radiatori in acciaio, la sostituzione di caldaie e scaldabagni con più di 9 o 10 anni, l'installazione di piatto doccia in tutti i casi nei quali è necessario rifare il bagno.

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