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Cronaca Zona Universitaria / Via Zamboni

Caro affitti e case che non si trovano. In via Zamboni una serata per sensibilizzare

Affitti che lievitano. Situazioni al limite della vivibilità. E difficoltà a trovare un alloggio. Raduno del collettivo universitario al 38 di via Zamboni, torna al centro la questione abitativa

"Combattiamo per il diritto alla casa". Il collettivo studentesco di Cua Bologna ha organizzato un incontro aperto a tutti per fare "balotta" nella loro sede di Via Zamboni 38. I ragazzi provenienti da ogni angolo dell'Italia, facoltà e fascia sociale si sono riuniti davanti a una birra e un pasto vegetariano per parlare del problema che li accomuna: la crisi abitativa. Su carta è facile dire che tutti hanno diritto allo studio ma poi nella realtà migliaia di studenti sono costretti a vivere in condizioni pietose a cifre inaudite o fare i pendolari.

Ogni partecipante ha la sua storia, c'è chi paga 400 euro per un posto letto, altri vivono in case "tenute malissimo" o lontane dal centro. "Io pago 300 euro per una doppia, ogni anno mi si alza l'affitto perché la proprietaria aggiunge dei servizi" ha raccontato una delle organizzatrici dell'evento. Che tipo di servizi? "Ti faccio un esempio - continua la studentessa - tipo l'anno scorso sono passata a pagare dai 270 ai 300 euro perché hanno montato la caldaia nuova, quella prima stava lì dagli anni 70. Mentre la montavano potevo fare la doccia calda solo a casa delle mie amiche". Tra la gente c'è anche chi ha una sistemazione "decente" ma ritiene che sia comunque ingiusto che altri siano meno fortunati, è una questione di principio. "Io sono riuscito a trovare casa dopo diverse settimane, è stato difficilissimo, non ce l'avrei fatta senza i miei amici che mi ospitavano nel mentre ma studiare e seguire le lezioni in uno stato precario tale non è ideale" ha aggiunto un altro studente.

Eventi come quello di stasera - sottolinea il collettivo -  servono a fare comunità e creare un senso di fratellanza tra gli studenti vittime di questo fenomeno sociale. Subito dopo la cena è stato proiettato il film "How to blow up a Pipeline" seguito da un dibattito a confronto aperto.

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