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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Imola / via Philippe Noiret

Imola, case popolari di via Noiret: "Crepe e cedimenti, temiamo che crolli tutto"

Nel 2013 avevano ricevuto persino una visita da Striscia la Notizia, che si era interessata al caso su richiesta delle 28 famiglie residenti, ma poi il silenzio. I residenti mostrano con preoccupazione i 'punti deboli' dell'edificio

Imola, via Noiret. Dopo che nel 2013 anche a "Striscia la Notizia" si era parlato del caso dell'edificio di edilizia popolare poco sicuro, i residenti del 'palazzone' Acer  imolese tornano a invitare chiunque lo voglia a fare un tour fra crepe e cedimenti del terreno. 

Come raccontano alcuni portavoce dei residenti: "Sono passati tre anni (era il maggio 2013 ndr) da quando la troupe televisiva del tg satirico di Mediaset, guidata dal Mago Casanova, venne a fare un sopralluogo dopo che il caso era stato ben presentato alla redazione. Eppure, a parte un po' di rumore e qualche piccolo intervento noi continuiamo a vivere con la paura che da un giorno all'altro le nostre case ci crollino addosso". 

Lo stato della fatiscente struttura in cemento armato sembra essere davvero critico, come spiegano i residenti: i marciapiedi e i tombini si spostano con il movimento del terreno su cui si posa il palazzo e si creano diversi dislivelli, l'autorimessa e le cantine riflettono con le loro lunghe crepe lo stato di insicurezza che si percepisce passandoci attraverso e le colonne che sostengono il portico lasciano intravedere in più punto lo scheletro di ferro che normalmente dovrebbe restare protetto. 

Case Acer via Noiret a Imola: crepe e terreno incerto

"Ci sono 28 appartamenti in tutto - spiega un altro residente di via Noiret - e al momento sei sono vuoti (da circa tre anni): ci hanno detto che vanno messi a norma e che quindi non possono essere abitati. E dunque noi ci chiediamo: ma allora  neppure i nostri sono a norma? Quante promesse ancora dobbiamo sentire prima che qualcuno faccia qualcosa?".

Sempre nel 2013, al tempo del servizio tv, erano stati posizionali dei fessurimetri (strumenti che consentono di monitorare l'evoluzione in orizzontale o in verticale delle lesioni formate sulla superficie di elementi strutturali o edifici per effetto di cedimenti e/o assestamenti) che potessero indicare gli spostamenti delle varie parti dell'edificio, ma "A parte un primo monitoraggio -  racconta ancora uno dei residenti - non sono poi più stati presi in esame e stanno ancora al loro posto". 

E' dunque ancora una volta alla stampa che fanno il loro appello i cittadini che vivono qui: "Non vorremmo che la nostra situazione venisse dimenticata o trascurata ancora, qui il pericolo è reale e il monitoraggio da parte di esperti è necessario". 
 

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