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Cronaca Castel San Pietro Terme

Cavalli e disabilità, al via il centro estivo a Castel San Pietro: "L’ippoterapia azzera le differenze” 

"Con l'interazione tra cavalli e ragazzi con disabilità si porta avanti anche l'inclusione". "Cavalca l'estate", dal 6 giugno al 29 luglio, all'interno del Podere Zabina

Parte il 6 giugno il centro estivo di ippoterapia per bimbi e ragazzi dai 6 ai 15 anni. Con l'interazione tra cavalli e ragazzi con disabilità si porta avanti anche l'inclusione, come dimostra "CavalcaVia", associazione di volontariato nata nel 2014 a Castel San Pietro Terme. 

"Il benessere a livello psico-fisico che i giovani sperimentano rapportandosi con i cavalli è enorme – spiega Giulia Bettini, tra i fondatori –. Questi animali non richiedono alcuna abilità ai ragazzi, neppure dal punto di vista verbale. Anzi, le parole diventano quasi inutili perché il canale comunicativo è diverso, 'arcaico'. Lo scambio diventa 'fisico'. E proprio per questo motivo i ragazzi che sono qui, spesso alle prese con disturbi della comunicazione, del comportamento e dell’interazione sociale, riescono a relazionarsi in modo spontaneo e immediato. Quello con gli animali è un contatto fortemente motivante per loro, che consente di far emergere risorse emotive e cognitive che solitamente richiederebbero tempi più lunghi per dare traccia di sé".

Una dimostrazione del risultato di CavalcaVia è stata offerta domenica 29 maggio con il saggio di fine anno, in cui buona parte degli allievi (con e senza disabilità) hanno dato prova delle loro capacità e, "soprattutto, della loro voglia di stare insieme. Un grande momento di condivisione collettiva che si è trasformato anche nell’occasione per festeggiare i primi otto anni di vita dell’associazione", fa sapere l'associazione.

In vista dell’estate, a partire dal 6 giugno e fino al 29 luglio sarà infatti l’ora di "Cavalca l'estate" con noi 2022, il centro estivo che prevede numerose attività per bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni.

Durante la pandemia "Ci ha tenuti ancorati saldamente alla normalità"

"L’equitazione può diventare veicolo di socializzazione e trasformare la disabilità in un una risorsa. I ragazzi giocano, sperimentano e si divertono assieme, qualsiasi sia la loro situazione. Non c’è spazio per l’agonismo: lo sport non è considerato dal punto di vista della performance, ma si privilegia il suo valore educativo", sottolinea Giulia, dottoressa in Psicologia Cognitiva e specializzata proprio nell’ambito dell’autismo e il  numero degli iscritti è considerevolmente aumentato negli ultimi due anni, quelli di emergenza pandemica.

Si concretizza quindi una vera e propria terapia dell’anima, prima ancora che del corpo, con un percorso di cure individuato dai medici specialisti. Con CavalcaVia collabora il servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Asl di Imola, e indirizzare spesso le famiglie dei ragazzi autistici verso i piani educativi dell’associazione emiliana.

"Attraverso l’ippoterapia vengono consolidate significativamente le abilità che sono in acquisizione nel percorso evolutivo di bambini e ragazzi. Questa magia avviene grazie alla presenza di un essere vivente che ha una qualità straordinaria, quella di non giudicare mai: ti accoglie così come sei e ti motiva, senza accorgersi, a tirare fuori tutte le risorse che hai a disposizione. I miglioramenti ai quali assistiamo quotidianamente sono reali e davvero gratificanti", conferma Giulia "In un momento di contatti umani rarefatti, per i bambini ritrovarsi in mezzo alla natura e agli animali è stato un conforto di grande valore. Anche per le loro stesse famiglie si è rivelata una boccata d’aria che, come mi hanno ripetuto spesso in quel periodo, 'ci ha tenuti ancorati saldamente alla normalità'. Quella normalità di cui ora ci stiamo gradualmente riappropriando". 

Insieme a Giulia e una decina di volontari, operano Francesca Montanari, che si occupa delle attività assistite con l’ausilio degli animali, e Matilde Comissari, che si occupa della parte relativa all’equitazione per bimbi normodotati.

Alla presidenza c’è invece Massimo Pandolfi, pedagogista e tra i fondatori di CavalcaVia assieme a Giulia.

Gli spazi

Lo spazio su cui si svolgono le varie attività coi cavalli è situato all’interno del Podere Zabina a Castel San Pietro Terme, una struttura Comunale in gestione alla Cooperativa Sociale Solco di Imola, che ha deciso di mettere a completa disposizione del progetto di Giulia e dei suoi colleghi l’area adibita alle attività equestri.

(Foto archivio)

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