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Cronaca Stazione / Via de' Carracci

'Tentò di estorcere somme non dovute': chiesto processo per ex legale comitato cittadino

La vicenda è legata ai lavori dell'Alta Velocità di via Carracci, ai quali fece opposizione un comitato di residenti, assistito da un avvocato. Chiuse le indagini della Procura

Avrebbe chiesto a 67 dei suoi assistiti somme non dovute. E' l'accusa che sta alla base di una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di un avvocato, ex legale del comitato dei residenti di via Carracci che protestò durante la realizzazione dei lavori per l'alta velocità.

La vicenda risale al 2009, quando il comitato iniziò una causa contro Rfi e Astaldi per i disagi provocati dai lavori a ridosso delle case. La causa poi arrivò a sentenza, con tutti i procedimenti 'persi' in primo grado. Successivamente però ad alcuni pagamenti concordati per qualche scentinaio di euro, a diversi assistiti arrivarono atti di citazione in giudizio per pagamenti tra i 4mila e i 18mila euro, inserendo nei medesimi atti anche la dicitura "Chi voglia definire amichevolmente la questione è invitato a prendere contatti esclusivamente per iscritto o via mail". Il caso emerse nel 2017, dopo un esposto dell'allora consigliere regionale -ora deputato- Galeazzo Bignami alla Guardia di Finanza.

La pm Michela Guidi ha quindi chiesto al Tribunale di Bologna il rinvio a giudizio con l'accusa di tentata estorsione per l'ex avvocato del comitato. Secondo la Procura, il legale spedì le citazioni ai membri del comitato "nonostante sapesse che le persone nulla gli dovevano a titolo di compenso ulteriore rispetto alle cifre già versate, come dichiarato nella sentenza del Giudice di pace relativa alla causa intentata da Giudice per chiedere la condanna di altre persone del comitato al pagamento di ulteriori somme a titolo di compenso".

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