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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza Maggiore

A Bologna oltre 3 mila voci LGBTQA+ provenienti dai cori di tutto il mondo: "Cantiamo ciò che siamo"

Un evento che da Piazza Maggiore in Eurovisione: "Attraverso la musica facciamo passare un messaggio di accoglienza e inclusione. A Bologna 3.500 coristi, per un totale di 105 cori provenienti da 20 nazioni"

"Cantiamo ciò che siamo e attraverso la musica diamo il nostro messaggio di inclusione, condividendo con i coristi arrivati a Bologna da tutto il mondo le nostre esperienze, assorbendo le loro": così Giovanni Rosa, direttore artistico del Festival Various Voices cerca di spiegare in poche parole il senso di un evento di portata internazionale che sta trovando casa sotto le due torri e che stasera vedrà il suo gran galà sul palco di Piazza Maggiore. 

Si tratta di un evento non competitivo che si tiene ogni 4 anni in una diversa città europea, scelta dai cori che fanno parte di Legato (associazione europea di cori LGBTQ+) il cui obiettivo principale è diffondere messaggi, richieste, bisogni e istanze della comunità LGBTQ+, per promuovere una società più accogliente e inclusiva. Con una storia lunga 35 anni, con 15 differenti edizioni ospitate in varie città europee (dal 1985 a Colonia con 4 cori provenienti da 4 nazioni, fino al 2018 a Monaco con più di 100 cori arrivati da 19 nazioni e 2700 delegati), il festival è stato fortemente voluto in Italia dal primo coro LGBTQ+ a voci pari d’Italia Komos, che ha partecipato anche alle ultime tre edizioni.

Come spiega Rosa: "Si tratta di una grande festa che quest’anno coinvolge più di 3.500 coristi, per un totale di 105 cori provenienti da 20 nazioni dell’Europa e del mondo che cantano e suonano per cinque giorni consecutivi proprio nella città della musica Unesco. Il nostro messaggio? Esistiamo, non facciamo male e lavoriamo sodo su cose che devono essere fruibili da tutti e da tutte. L'evento di fatto è uno show per coinvolgere la città e il suo inno è il brano I sing what I am.  La piazza sarà aperta a tutti e l'evento è totalmente gratuito e va in eurovisione streaming". 

Il coro Komos di Bologna: da dove nasce tutto 

Federico Andolfatto è il presidente del Komos, il coro bolognese nato nel 2008 per volontà di Paolo Montanari, il primo coro LGBTQIA+ a voci maschili d’Italia che oggi propone un repertorio che va dal madrigale cinquecentesco a Britney Spears, ma che inizialmente (in un momento di contestazione e di dibattito sui modi di dare visibilità alla comunità gay) voleva dare un'immagine distante dalle paillettes e dai lustrini: "Tanta acqua sotto i ponti in quindici anni, evoluzioni e cambiamenti (eravamo così seriosi che ci chiamavano becchini!), ma quello che rimane è la volontà di diffondere attraverso la musica i nostri valori di uguaglianza e di inclusione e la formula delle voci pari maschili. La maggior parte dei nostri coristi è maschile, ma ci sono anche persone trans che hanno comunque un tono assimilabile..." spiega Andolfatto. 

"Il coro Komos è composto da 32 componenti - continua - che da settembre a giugno si dà appuntamento almeno una volta alla settimana per le prova, ma che poi lavora anche molto intensamente a seconda dei periodi e delle necessità. Quest'anno siamo i padroni di casa e il festival porta una quantità di persone molto diverse della comunità, in arrivo da tutto il mondo. Diverse anche le culture musicali, che vanno dallo stile Broadway americano e londinese a quelli più popolari. Per Bologna direi che è l'alternativa all'alternativo. In questi giorni si esibiranno 107 cori, un grande numero ed è da cinque anni che lavoriamo a questo evento". 

Ma perché lo si fa proprio a Bologna? E' ancora Federico Andolfatto a rispondere: "Cinque anni fa a Monaco ci siamo proposti come paese ospitante e se nelle passate edizione la cosa è passata in sordina, adesso l'attenzione è decisamente maggiore e lo dimostrano gli sponsor e i patrocini". 

Sul palco (a condurre) anche la bolognese Senhit: "Emozionata: sarà un successone"

Sono contenta ed emozionata perché per la prima volta in Italia e a Bologna arriva questo grandissimo evento: sia perché è la mia città e sia perché è un festival importante e prezioso, soprattutto in un momento di crisi. Sono certa che sarà un successone anche grazie a una meravigliosa orchestra sinfonica che accompagnerà dal vivo i cori che si esibiranno in brani che vanno da Verdi alle colonne sonore più famose, come Amarcord e C'era una volta il west". 

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Il festival prevede un support program, un programma che garantisce ai cori che provengono da situazioni di difficoltà economica e sociopolitica. Nell’edizione italiana di Various Voices, il programma è dedicato ai cori ucraini. Quest’anno i costi per la presenza dei cori Qwerty Queer di Odessa e Queer Essence di Kharkiv, infatti, sono stati coperti grazie al contributo dell’8x1000 della Chiesa Valdese.

I luoghi del festival (non solo Piazza Maggiore)

Il festival tocca alcuni luoghi simbolo della città emiliana, come Piazza Maggiore, Teatro Auditorium Manzoni, Arena del Sole, Teatro Duse, Oratorio San Filippo Neri, DumBO – VV Village, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e Museo e biblioteca internazionale della musica di Bologna.

Il programma di venerdì 16 giugno:

Alle ore 11.00 visita guidata con performance all’interno del Museo della Musica (biglietti ridotti disponibili sul sito del Museo e on site);

Dalle ore 13.30 alle ore 18.40 esibizione dei cori nei teatri Arena del Sole, Auditorium Manzoni, Oratorio San Filippo Neri e al Teatro Duse;

Alle ore 16.00 visita guidata con performance all’interno del Museo della Musica (biglietti ridotti disponibili sul sito del Museo e on site);

Dalle ore 17.00 alle ore 18.20 esibizione dei cori al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (biglietti ridotti disponibili sul sito del Museo e on site);

Alle ore 18.30 apertura porte del Various Voices Village, punto di incontro della vita notturna durante il festival, al DumBO, Distretto urbano multifunzionale di Bologna;

Dalle ore 19.10 alle ore 21.10 esibizione dei cori a La Baia e a Binario Centrale del DumBO;

Dalle ore 21.30 alle ore 23.30 Il Gran Galà, nonché il grande evento del festival, inserito nell’ambito del Bologna Portici Festival. La serata è presentata da Mario Acampa e da Senhit. Ospite d’eccezione Antonino.

Dumbo Christian-Kreil

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