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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Reno / Via Speranza

Droga, piazzavano eroina e cocaina sotto le Torri: 14 arresti

Al palo banda che riforniva le piazze 'calde' della città: tra loro il titolare di una pizzeria riconvertita a centrale di spaccio e un tunisino che, per non farsi notare, spacciava portando a spasso il figlio di 7 mesi

Ribattezzata operazione “Piazza Pulita” l'indagine della polizia che ha consentito di sgominare un'articolata banda di spacciatori che smerciavano eroina e cocaina sulle piazze bolognesi.

In poco più di una di una settimana, gli uomini della Squadra Mobile di Bologna hanno arrestato 14 soggetti di origine magrebina gestori del microspaccio di droga su strada nei quartieri a più alta densità criminale del capoluogo felsineo.
L’ operazione – lampo, con servizi quotidiani serali e notturni, ha portato al sequestro di circa 1 kg di hashish e 250 grammi tra eroina e cocaina, nonchè di circa 15.000 euro provento dell’ attività di spaccio.

PIZZERIA COVO DI SPACCIO. In manette anche un egiziano titolare di una pizzeria in via Speranza riconvertita a centrale di spaccio: tra pacchi di farina e condimenti, nel laboratorio del locale, sono state dosi di eroina, che venivano vendUte agli assidui clienti. Sigilli e sospensione per l'attività oltre all'arresto del titolare.

NEONATO 'SFRUTTATO' PER ATTIVITA' ILLECITA. Altro episodio raccapricciante: tra gli arrestati, coinvolto anche un tunisino che, per non farsi notare dalle forze dell’ ordine, era solito vendere droga in zona 'Croce di Casalecchio' portando a spasso nel passeggino il figlio di appena 7 mesi. Sorpreso in 'flagranza' dai poliziotti, è scattata per lui anche una perquisizione domiciliare, che ha portato alla luce ovuli e panetti di cocaina nascosti tra i pannolini del neonato. Per l'uomo, oltre ad essersi aperte le porte del carcere, è stata richiesta anche la sospensione della podestà genitoriale: figlio e coniuge affidata all'assistenza dei servizi sociali.

Altro 'luogo' caldo per lo spaccio di cocaina ed eroina è risultata zona Mazzini. Gli inquirenti - sottolineando il ruolo chiave dei residenti, che numerosi hanno segnalato strani movimenti presso bar della zona e appartamenti - hanno qui ammanettato numerosi pusher, nelle disponibilità dei quali sono stati rinvenute anche grosse somme di denaro, ritenute provento dell'attività illecitata.

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