Imola, Zona Ex Cogne: lastre di eternit sbriciolate vicino ad un parco giochi
"Non ci rassicurano le frasi di rito dell'Ausl "la situazione è conosciuta e sotto controllo"; l'amministrazione deve promuovere un piano straordinario di verifica e fare un salto di qualità in materia di mappatura"
Lastre di eternit sbriciolate vicino ad un parco giochi. Succede ad Imola, zona ex Cogne. L'allerta arriva da Simone Carapia, Capogruppo FI Imola, che aggiunge preoccupato: “Non ci rassicurano le frasi di rito dell'Ausl "la situazione e' conosciuta e sotto controllo"; l'amministrazione deve promuovere un piano straordinario di verifica e fare un salto di qualità in materia di mappatura”.
La dispersione di fibre di amianto costituisce un problema igienico-ambientale e di rischio per la salute pubblica. Così rimarca Carapia, ricordando che con l'obiettivo di verificare e intervenire su situazioni di rischio, il Comune di Imola aveva dato avvio al censimento, rimozione e messa in sicurezza dell’amianto presente in immobili privati con un ordinanza del sindaco nel 2012. I risultati? Nonostante siano passati 3 anni, "non sono ancora soddisfacenti" secondo Forza Italia, che accusa "ci sono ancora tante zone che vedono la presenza di eternit e amianto, come ad esempio nei pressi della Stazione dei treni nella zona ex Cogne. Infatti a ridosso dei parcheggi e adiacente ad un parco giochi è ubicato un deposito rivestito di Eternit, con vecchie lastre non piu’ compatte ma frantumate e rotte.Oltretutto in questa zona è sorta una nuova zona residenziale e sono ubicati vari uffici".
L'intenzione del centrodestra imolese non è " fare terrorismo psicologico o creare allarmismi , ma anche i piu' sprovveduti sanno che se l’eternit non è piu’ compatto, ma rotto e sbriciolato è pericolosissimo e deleterio per la salute". Infatti - rimarca Carapia in una nota - "secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) tutti i tipi di amianto (crisotilo, actinolite, amosite, antofillite, crocidolite e tremolite) sono cancerogeni per l’uomo e in particolare causano: mesotelioma, cancro al polmone, alla laringe e all’ovaio, inoltre, l’esposizione a tutte le forme di amianto è stata positivamente associata al cancro alla faringe, allo stomaco e al colon-retto".
Fi dunque suona la svegli all’Amministrazione, invitando a promuovere un piano straordinario di verifica della zona e nel contempo a fare un salto di qualità in materia di Mappatura delle zone del territorio comunale interessate dalla presenza di amianto, rispetto a quanto fatto finora, visto che i risultati ad oggi non sono sicuramente soddisfacenti".