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Torna la 'Notte Rossa' e punta contro governo: 'Facciamoci sentire'

In programma 12, 13 e 14 ottobre, con progetto per un monumento a Teresa Noce

Case del popolo in festa, nel 2018, perche' con l'attuale Governo in carica "c'e' proprio bisogno di far sentire la voce dei cittadini". A Bologna la sesta edizione della Notte rossa, insomma, si tinge di una tonalita' particolare visto il vento che tira a livello nazionale.

"E' evidente che la proposta culturale di quest'anno tiene conto di un quadro generale cambiato. Ma non e' cambiata la nostra filosofia" e dunque "il tema liberta'-lavoro e' decisivo", dichiara il presidente della Fondazione Duemila, Mauro Roda, presentando le iniziative in calendario da venerdi' a domenica.

Nell'operato dell'esecutivo Lega-M5s "non ci vedo molto di nuovo, non vedo questo nuovismo, lo vedo piu' a parole che nella sostanza- dichiara Roda- mentre la situazione richiederebbe molta piu' attenzione soprattutto al tema del lavoro, perche' penso che solo attraverso il lavoro, che e' uno degli assi principali della proposta culturale di quest'anno, l'uomo sia davvero libero". E

invece "il Governo penso vada in direzione opposta e quindi c'e' proprio bisogno far sentire la voce dei cittadini", sottolinea il presidente della Fondazione. La rassegna incentrata sulle case del popolo vuol tracciare "un filo rosso di resistenza", afferma Giuseppe Chili, curatore di alcune delle iniziative: quello in carica e' un Governo da cui bisogna "difendersi", continua Chili, che non esita ad utilizzare il termine "idioti" solo "apparentemente sostenuti da un notevole consenso popolare".

Su tutt'altra sponda si colloca l'esperienza della Notte rossa, nata nel 2013 proprio a Bologna per poi diventare un appuntamento di carattere nazionale. "Siamo quelli ancora abbastanza fedeli alla linea", per dirla con le parole di Roda.

Come Fondazione Duemila "gestiamo si' un patrimonio che, pero'- rivendica Roda- non e' fatto solo di muri, ma anche di cultura e valori". Non a caso, tra i progetti sul tavolo c'e' anche quello "di dotarci di un portale storico per mettere in rete i diversi archivi", spiega il presidente. Ma tutto cio' non toglie che nell'orbita della Notte rossa possano gravitare mondi anche distanti da quello di tradizione comunista.

Un'iniziativa, ad esempio, vedra' coinvolto anche il management del gruppo Marcegaglia che "sta lavorando intensamente intorno al tema della salvaguardia della salute sui luoghi di lavoro e con risultati assolutamente significativi", sottolinea Roda. Cosi' come ad occuparsi di una delle cene, per finanziare i progetti targati "I love Bolognina", saranno i parrocchiani del quartiere Navile: "E io che non ho il dono della fede ne sono molto contento", giura Roda.

Si parlera', poi, anche di "nuove frontiere della sicurezza, partecipazione e controllo di vicinato. Il possibile contributo dei condomini", con la partecipazione dell'Ascom e dell'assessore comunale alla Sicurezza, Alberto Aitini. Rimandata per un inconveniente tecnico, invece, la posa della prima pietra della nuova casa del popolo che nascera' in via Bertocchi.

Tra le altre iniziative, una sara' dedicata a Teresa Noce, che visse gli ultimi anni a Bologna dove mori' nel 1980: fondatrice del Pci, partigiana e deportata, componente dell'Assemblea costituente e sindacalista. "Una personalita' di livello internazionale e forse unica nel panorama italiano", sottolinea Ferrari della Casa dei pensieri, annunciando che l'iniziativa della Notte rossa servira' anche per lanciare il progetto di "costruire socialmente, non chiedendo soldi a qualche istituzione, un piccolo monumento" dedicato a Noce. (Video/Ama Dire)

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