Fiera, il neo-presidente Calzolari: 'Se mi vogliono, rimango anche in Granarolo'
Il numero uno dell'expo, freschissimo di nomina, mette i paletti sul suo mandato, respingendo sul nascere le polemiche che lo vedrebbero favorire il mondo delle coop. 'Sul mercato vince chi è più bravo'
"Se mi tengono in Granarolo, rimango volentieri". Gianpiero Calzolari, da oggi alla presidenza della Fiera di Bologna, conferma che non lascerà la guida di Granarolo, la multinazionale del latte che fa capo alle coop.
"Sarò un presidente di rappresentanza, mentre al direttore (Antonio Bruzzone, ndr) andranno le deleghe operative per concernono l'attività del quartiere", chiarisce. "Questo era l'unico modello possibile per chiedere ad un imprenditore di guidare una società come questa.
Del resto, con il direttore c'è un rapporto ormai consolidato", aggiunge. Calzolari ha incontrato la stampa nel primo pomeriggio, dopo essere stato eletto presidente questa mattina dal nuovo consiglio di amministrazione (ne fanno parte Giada Grandi, Gigliola Schwarz, Cinzia Barbieri, Susanna Zucchelli, Marco Palmieri, Giancarlo Raggi, Gianfranco Ragonesi, Giulio Santagata).
"E' un cda qualificato, con un bagaglio di competenze che ci saranno utili. Ho la sensazione che lavoreremo molto bene", è ottimista il nuovo presidente. Il consiglio d'amministrazione dovrà misurarsi con compiti complessi, a cominciare dall'avvio del piano di restyling da quasi 100 milioni di euro che da qui al 2022 trasformerà il polo espositivo bolognese.
"Saremo la Fiera più bella d'Italia", assicura Calzolari, confermando il ruolino di marcia dei cantieri: la sala Europa del Palacongressi, 1.800 posti con arredi e poltroncine nuovi, sarà pronta per il Sana, mentre, al termine del Cersaie inizieranno i lavori di demolizione dei padiglioni 29 e 30, che saranno ricostruiti più grandi. Lavori che saranno affidati senza gare ad evidenza pubblica, come consentito dalle norme. Procedura che potrebbe esporre Calzolari a critiche in quanto 'uomo' delle coop. (Dire)
