rotate-mobile
Cronaca

Città, Pianura e Appennino: gli investimenti di Hera per un futuro più sostenibile

Il Piano industriale prevede 3,8 miliardi di investimenti, di cui oltre 400 milioni nell’area bolognese (81 per l’anno in corso)

Il Piano industriale al 2025 del Gruppo Hera è stato presentato oggi dal Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano e dall’Amministratore Delegato Stefano Venier ai Sindaci dei comuni bolognesi serviti. Il documento strategico conferma l’impegno della multiutility nei confronti di uno sviluppo equilibrato e sostenibile in tutti i business presidiati, con l’obiettivo di continuare a creare valore per gli azionisti, i territori e le comunità servite.

In particolare, il Gruppo Hera continua a investire sui suoi territori di riferimento, tant’è che sono previsti in arco Piano investimenti complessivi per 3,8 miliardi di euro, di cui oltre 400 milioni nel bolognese. Obiettivo di questa politica industriale è fornire a cittadini e imprese servizi sempre più innovativi e di qualità, indispensabili per lo sviluppo delle comunità, e non a caso il 66% di questo importo (2,5 miliardi di euro) ha una ricaduta sulla collettività in termini di valore condiviso, cioè risponde alle necessità di cambiamento nella direzione della sostenibilità indicate dall’Agenda Onu al 2030.  

Sono previsti in aumento sia gli investimenti destinati allo sviluppo delle infrastrutture sul territorio sia i dividendi. La crescente creazione di valore per gli azionisti, a vantaggio soprattutto dei Comuni soci, è testimoniata infatti dalla proposta di distribuzione del dividendo di competenza 2021 pari a 12 centesimi per azione (a fronte degli 11 dell’anno scorso), che raggiungerà i 14,5 centesimi nel 2025 (32% in più rispetto all’ultimo dividendo pagato).  

Oltre 400 milioni di investimenti nell’area di Bologna nel periodo 2021-2025 Dalla sua costituzione nel 2002, il Gruppo Hera ha investito oltre 1.100 milioni di euro nella sola area di Bologna. Considerando anche i 61 milioni investiti nel 2021, gli investimenti diretti complessivi entro il 2025 saranno pari a 407 milioni, 81 circa dei quali pianificati per l’anno in corso. Gli investimenti saranno in buona parte destinati alle reti gas e teleriscaldamento (192 milioni) e al servizio idrico (191) mentre 25 milioni saranno investiti nell’area ambiente. Gli investimenti finanzieranno numerosi interventi destinati a supportare la transizione energetica e lo sviluppo e la resilienza di reti e impianti.  

Principali interventi a Bologna

Tra i principali interventi in programma, è prevista a Bologna l’interconnessione dei due sistemi di teleriscaldamento (Sede S. Giacomo e CAAB Pilastro), oggi separati. I principali benefici saranno: un minore uso di gas metano, grazie al recupero del calore di scarto del termovalorizzatore di Granarolo, la riduzione delle emissioni di ossidi di azoto e di anidride carbonica. Inoltre, sempre in città verrà realizzato un intervento per limitare l’inquinamento dell’Aposa mediante l’intercettazione degli scarichi di fognatura nera attualmente recapitanti nel torrente, inserendo nel corso d’acqua tombato canalette chiuse per la raccolta dei reflui.

Sempre nel ciclo idrico, Hera punterà a un uso sempre più efficiente dell’acqua, con riduzione dei consumi e soluzioni per la circolarità, e investirà in nuove tecnologie per aumentare l’efficienza e la resilienza delle reti, anche potenziando l’automazione e il monitoraggio da remoto. Proprio in questi giorni è stato rinnovato l’accordo con la Regione Emilia-Romagna, Consorzio della Bonifica Renana, Atersir e Arpae in base al quale una parte delle acque reflue in uscita dall'impianto di depurazione bolognese Idar, normalmente convogliate nel Canale Navile, viene riutilizzata e incanalata verso il Canale Savena abbandonato, garantendo così una portata minima di base. Dalla sua attivazione nel 2018, questo progetto ha permesso il recupero di circa 12 milioni di metri cubi d'acqua.  

Pianura e Appennino

Numerosi anche i progetti che coinvolgono Pianura e Appennino bolognese. Nella prima, tra i principali si possono citare gli interventi sul sistema fognario nel comune di Budrio per la realizzazione di un nuovo depuratore, e delle relative reti, a cui convogliare i reflui delle località di Bagnarola e Maddalena di Cazzano, eliminando quindi gli scarichi non adeguati, dismettendo le attuali fosse Imhoff, e del collegamento della frazione Dugliolo al depuratore intercomunale di Minerbio; sempre a Budrio è previsto il potenziamento della rete acquedottistica per garantire l’adeguata alimentazione ai territori di Budrio (in particolare della zona artigianale) e di Molinella. A San Giovanni in Persiceto è in programma, invece, l’adeguamento e il completamento del depuratore ex zuccherificio, per aumentarne anche la capacità di trattamento portandola da 16mila abitanti equivalenti a 30mila. L'intervento prevede anche la dismissione dell’attuale depuratore dove rimarranno solamente i pretrattamenti e una vasca di emergenza.

In Appennino si interverrà sulle fognature di Lizzano in Belvedere, per eliminare gli scarichi non adeguati mediante la posa di condotte fognarie e la realizzazione di impianti di sollevamento, e sul sistema fognario depurativo di Bruscoli e Monghidoro. Si lavorerà all’interconnessione dell’acquedotto degli Arpolli, al servizio delle località Bombiana, Pietracolora e Marano (Gaggio Montano), con altri sistemi acquedottistici per garantire continuità del servizio.    

Energie Pulite

Tra le iniziative sul territorio per sviluppare soluzioni nell’ambito delle “energie pulite”, rientra il progetto per la realizzazione di un impianto con tecnologia power-to-gas (per trasformare, attraverso un processo di elettrolisi, l’energia elettrica prodotta in eccedenza da fonti rinnovabili in idrogeno e successivamente in gas “verde” rinnovabile) presso il depuratore di Bologna Corticella, già in fase di avanzata progettazione e con avvio previsto entro il 2023. Il gas così ottenuto - si stima 1,2 milioni di metri cubi annui per 200 tonnellate di emissioni evitate - potrà essere immesso direttamente nelle reti. Al termovalorizzatore di Granarolo verrà realizzato, invece, un impianto per la produzione di idrogeno che, miscelato con il gas verde, sarà immesso nella rete gas, contribuendo al processo di decarbonizzazione degli usi termici urbani.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Città, Pianura e Appennino: gli investimenti di Hera per un futuro più sostenibile

BolognaToday è in caricamento