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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Pianoro

Sherwin-Williams, lavoratori si mobilitano vs i licenziamenti

Lunedì 19 Dicembre, in concomitanza con l'incontro fissato con la proprietà e le rappresentanze dei lavoratori, sciopero e presidio a Pianoro

Dopo che la Shewin Williams due giorni fa ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 59 dei 360 lavoratori dello stabilimento di Pianoro (la maggior parte concentrati in produzione, 45 su 119, "compromettendo nei fatti l'esistenza stessa dello stabilimento") - come denunciano i sindacati - i dipendenti si sono riuniti oggi in assemblea e, "oltre ad esprimere la totale contrarietà alla decisione aziendale", hanno approvato all'unanimità un percorso di mobilitazione, con il blocco immediato degli straordinari e delle flessibilità, e una giornata di sciopero per lunedì 19 Dicembre, in concomitanza con l'incontro fissato con la proprietà e le rappresentanze dei lavoratori.

Quel giorno ci saranno due presidi: uno davanti ai cancelli dello stabilimento di Pianoro l'altro davanti la sede di Confindustria Bologna.

I sindacati hanno anche incontrato la sindaca di Pianoro, Franca Filippini, per richiamare le amministrazioni pubbliche a partire da quelle più vicine "al dramma vissuto in queste ore dalle famiglie dei lavoratori coinvolti, affinché si mettano al fianco dei propri cittadini e sostengano la lotta di civiltà che verrà portata avanti delle lavoratrici e dei lavoratori, non escludendo già da ora l'attivazione del tavolo di salvaguardia laddove non si riuscisse a far rientrare i licenziamenti".

Le assemblee del personale, informano Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, si sono concluse "rigettando la procedura di licenziamento collettivo, asserendo la volontà che vengano ritirati tutti e 59 i licenziamenti e l'avvio di un percorso condiviso che porti ad una soluzione della vertenza in corso".

I consiglieri comunali di Pianoro civica (Luca Vecchiettini, Pier Luigi Rocca, Giulia Tovoli) si schierano a loro volta al fianco dei lavoratori dello stabilimento Sherwin-Williams: "Sarà compito delle parti sociali e sindacali tentare di comporre, assieme all'azienda, questa enorme frattura che rischia di generarsi, ma sarà anche nostro dovere garantire alle istanze delle varie parti il massimo supporto amministrativo da parte del Comune di Pianoro e dell'Unione Savena-Idice. È necessario il massimo sforzo da parte di tutti i soggetti coinvolti, istituzioni comprese, affinché si eviti questa catastrofe sociale per le famiglie dei 59 lavoratori ma che toccherebbe nel vivo l'intera nostra comunità".

Anche Usb interviene a riguardo: "Secondo quanto dichiarato dalla Società, la causa che ha portato a tale decisione è da ricercarsi all’interno del conflitto in Ucraina che ha determinato un drastico ed improvviso aumento dei prezzi dell’energia e di molte materie prime non energetiche nonché l’interruzione delle linee di approvvigionamento che ha prodotto un calo degli ordini pari a circa il 10%".

"La Società, insomma, punta il dito contro le sanzioni imposte dall’Europa alla Russia colpevoli di affossare il sistema del mercato mondiale, questo fa capire quanto le guerre siano nemiche dei lavoratori perché sono i primi a pagarne le conseguenze", si legge.

"Come Usb riteniamo che tale richiesta sia ingiustificata per due buone ragioni. La prima perché ci troviamo di fronte ad una Società in crescita sia in termini di fatturato che di profitti, il 2021 è stato di gran lunga superiore rispetto al 2019 anno pre-pandemia; la seconda perché un calo del 10% di ordinativi sull’anno precedente non giustifica in alcun modo il licenziamento di personale. Ricordiamo che ad oggi più di 40 contratti a termine non sono stati rinnovati e per gli altri 30, con scadenza a marzo 2023, non ci sarà sorte differente".

"C’è da aggiungere che nello stabilimento di Minerbio, il più grande d’Italia in termini occupazionali, è in regime di cassa integrazione dai primi di ottobre che, in sostanza, in questo periodo non ha mai utilizzato per far fronte ai cali di produzione. Ricordiamo che in Inver vi è la vertenza aperta per il rinnovo del contratto integrativo aziendale e per tale motivo siamo portati a pensare che questa procedura di licenziamento collettivo sia più un pretesto da parte della Società per ottenere dal rinnovo dell’integrativo quello che i lavoratori hanno bocciato tramite referendum democratico".

"Pensiamo, invece, che nella situazione dello stabilimento di Pianoro la riorganizzazione a cui l’azienda fa riferimento centri in un qualche modo con l’acquisizione della Società marchigiana ICA Group".

"Per tali ragioni crediamo che le due vertenze non debbano essere tenute separate e che sia urgente una mobilitazione unitaria di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori Sherwin-Williams, unico modo per ottenere dei risultati. Come Usb, nel chiedere il ritiro immediato dei licenziamenti e la ricerca di soluzioni alternative, proclamiamo lo stato di agitazione".

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