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Cronaca Centro Storico / Piazza Dè Tribunali

"Agende Rosse" in presidio a Bologna in contemporanea con il processo Stato-Mafia

In Sicilia la prima udienza del processo Stato-Mafia e a Bologna il movimento delle Agende Rosse presidia il tribunale per sensibilizzare

Il loro simbolo è quell'agenda rossa di Paolo Borsellino mai ritrovata: oggi il movimento Agende Rosse presidia anche Bologna, proprio nel giorno in cui in Sicilia è prevista la prima udienza del processo sulla trattativa Stato-Mafia a Palermo. "I magistrati di Palermo non sono soli" questo il messaggio comparso su uno degli striscioni esposto davanti alla Corte d'Appello di Bologna, in piazza dei Tribunali dove il movimento Agende Rosse, così come in altre città italiane, ha organizzato un presidio a sostegno della Procura del capoluogo siciliano. Una trentina i partecipanti che hanno dato volantini ai passanti, in contemporanea con la prima udienza del processo sulla trattativa Stato-Mafia a Palermo.

L'AGENDA ROSSA DI PAOLO BORSELLINO. Il movimento delle Agende Rosse fa riferimento all'agenda di Paolo Borsellino, sparita dopo la strage di via D'Amelio.In quell'agenda Borsellino scriveva appunti personali, supposizioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia come Gaspare Mutolo. L'agenda sparì dalla borsa di cuoio del magistrato che era sul sedile posteriore dell'auto su cui viaggiava. Esisterebbero prove fotografiche e video di dell'agente Giovanni Arcangioli, con in mano la borsa.

IL MISTERO DELLA BORSA DI CUOIO. Nei confronti del carabiniere fu istruito un processo per favoreggiamento nei confronti di Cosa Nostra e per la sottrazione dell'agenda, ma non si è arrivati alla fase dibattimentale. Il capitano avrebbe fornito versioni diverse in diversi interrogatori: in un primo momento disse di aver dato quella borsa all'ex Magistrato Giuseppe Ayala, poi di aver dato la borsa ad un ufficiale di servizio ed infine di averla riportata all'interno della vettura ancora in fiamme, dove fu poi ritrovata la borsa. I collaboratori e i familiari di Paolo Borsellino confermano che il Magistrato non si separava mai dall'agenda, soprattutto dopo la morte di Giovanni Falcone. La moglie del Magistrato ha confermato che il 19 luglio 1992 nella borsa era stata messa anche l'agenda rossa.

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