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Cronaca

Attesi 336 migranti in regione: "Pronti a fare la nostra parte, tantissimi minorenni"

Per assistere questi soggetti è già stata attivata la macchina organizzativa con oltre 200 persone

È atteso per domani, mercoledì 3 gennaio, al Porto di Ravenna l'arrivo della nave Geo Barents di Medici senza frontiere, il cui attracco previsto per oggi è stato rinviato di 24 ore a causa del cattive condizioni del mare Adriatico. A bordo si trovano 336 migranti, di cui 34 minorenni, 27 dei quali non accompagnati. Si tratta del "numero più alto di migranti mai sbarcati in Emilia-Romagna nella storia" del territorio, sottolinea la Regione.

Per assistere queste persone è già stata attivata la macchina organizzativa con oltre 200 persone impiegate tra personale della Prefettura, del Comune di Ravenna, Forze dell'ordine, Croce Rossa e volontari della Protezione civile. Le operazioni di sbarco inizieranno alle 8 del mattino. Si tratta dei migranti che la Guardia costiera ha salvato dal naufragio in acque libiche nel corso di tre operazioni di salvataggio. Di queste persone, 65 presentano sintomi da scabbia, tra cui otto minori (quattro non accompagnati), e 16 adulti che necessitano di cure a causa di varie patologie. Una donna a bordo, inoltre, è in stato di gravidanza.

I migranti provengono da Pakistan, Siria, Eritrea, Bangladesh, India, Senegal, Sudan del Nord e del Sud, Egitto, Nigeria, Palestina, Sri Lanka e Yemen. Una volta scesi dalla nave saranno trasferiti al Pala De Andrè, dove sono allestiti laboratori sanitari con personale medico, della Croce rossa, della Questura e dei servizi sociali di Ravenna. Successivamente, una parte dei migranti sarà indirizzata in Lombardia (112 persone), altrettanti in Toscana e altri 112 saranno collocati tra le varie province dell'Emilia-Romagna

"Come sempre- afferma l'assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi- siamo pronti a fare la nostra parte per fare sì che queste persone, costrette a fuggire da situazioni drammatiche, spesso dalla guerra, possano ricevere l'aiuto di cui hanno bisogno, perché questa è l'Emilia-Romagna, una terra che ha la solidarietà e lo spirito di accoglienza nel proprio Dna".

Taruffi ci tiene per questo a "ringraziare le donne e gli uomini della nostra macchina organizzativa regionale, guidata dalla Prefettura di Ravenna, che ancora una volta si sono attivati con prontezza, in maniera ineccepibile, per assistere al meglio tutte le persone in arrivo". Detto questo, prosegue Taruffi, "trovo incomprensibile la decisione del Governo di continuare a designare Ravenna quale porto di sbarco per i migranti in arrivo, lontano giorni di navigazione dai punti di salvataggio, invece di individuare attracchi più vicini, prolungando ulteriormente il tempo in mare per chi già soffre e ha bisogno di aiuto".

Per l'assessore emiliano-romagnolo, inoltre, "preoccupa il numero di minorenni non accompagnati che si trovano a bordo di queste navi. Una situazione la cui gestione sta diventando un'emergenza, sulla quale chiediamo al Governo di dare una mano e fare la propria parte". A conti fatti, dunque, "questo nuovo anno inizia nello stesso modo in cui si è concluso quello precedente, con la dimostrazione che le reiterate affermazioni delle forze politiche che ora sono al Governo, rispetto a presunti blocchi navali e interruzione degli sbarchi, erano solo parole al vento, slogan politici dettati dalla convenienza del momento. La realtà è molto più complessa", attacca Taruffi.

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