rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Marzabotto

Morto Ferruccio Laffi, addìo a uno degli ultimi superstiti della strage di Marzabotto

Aveva 95 anni. La sua famiglia fu sterminata dai nazifascisti

“Una vita per la memoria e la testimonianza. Così vogliamo ricordare Ferruccio Laffi, uno dei testimoni e ultimi sopravvissuti della strage nazista di Marzabotto”.

Queste le parole del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla notizia della scomparsa di Ferruccio Laffi, morto oggi a 95 anni. Il 30 settembre 1944 la famiglia di Laffi, 14 tra genitori, fratelli e sorelle, fu trucidata per mano nazista nella strage sull’Appennino bolognese che tra fine settembre e inizio ottobre di quell’anno costò la vita a 770 persone.

“Ferruccio ha dedicato la sua vita ai giovani incontrandoli fino a poco tempo fa per raccontare loro l’orrore del nazifascismo, per testimoniare come la memoria possa essere uno strumento di pace. La sua- sottolinea Bonaccini- è stata una vita all’insegna dell’impegno civile e a noi spetta il compito di raccogliere la sua testimonianza, la sua tenacia perché libertà e democrazia continuino ad essere i valori del nostro Paese”.

Cordoglio anche dal sindaco Lepore

"Esprimo, a nome mio, del Comune e della Città metropolitana di Bologna, le più sentite condoglianze alla famiglia di Ferruccio Laffi e a tutta la comunità di Marzabotto. Con lui se ne va uno degli ultimi superstiti degli eccidi di Monte Sole. Dopo aver visto trucidare la sua famiglia, il 30 settembre 1944, decise di fare della propria vita un lungo percorso di testimonianza e memoria accompagnando in particolare le giovani generazioni a conoscere quei tragici fatti che segnarono per sempre la comunità di quelle zone del nostro Appennino e tutto il nostro territorio. Per questo lo ringrazio, lo ricorderemo con grande affetto". 

La vicesindaca Emily Clancy affida a un post i suoi ricordi. "Il suo sguardo profondo e le sue parole toccanti hanno commosso e scosso le coscienze di chi lo ha incontrato. Come ha detto la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi, "incontrare Ferruccio significava sentire il peso della memoria sulla pelle. Un peso che, però, subito si trasformava in uno sprone ad agire in prima persona contro ogni ingiustizia e ad essere sempre vigili e attenti che storie come quella di Monte Sole non si ripetessero mai più". Oggi salutiamo Ferruccio con affetto e riconoscenza, e ci impegniamo a mantenere vivo il suo insegnamento e il suo esempio.  Ciao Ferruccio, non ti dimenticheremo mai".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morto Ferruccio Laffi, addìo a uno degli ultimi superstiti della strage di Marzabotto

BolognaToday è in caricamento