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Cronaca

Neve a Bologna: bambini a scuola senza 'pappa', la Procura apre un'inchiesta

Con una nota di poche righe, ieri Seribo, l'azienda che gestisce la refezione scolastica, aveva comunicato la sospensione del servizio. Il Sindaco vuole vederci chiaro, aperta inchiesta

Con una nota di poche righe, ieri Seribo, l'azienda che gestisce il servizio di refezione scolastica, aveva comunicato la sospensione "a causa delle difficili condizioni metereologiche", aggiungendo "nei limiti del possibile, con il ridottissimo numero di lavoratori che sono riusciti a raggiungere le cucine, cercheremo di dare un servizio a quei bambini che le famiglie non riuscissero a  riportare a casa. Purtroppo, non sarà possibile servire i pasti dietetici".

Genitori infuriati, il sindaco Virginio Merola vuole vederci chiaro e la procura ha deciso di aprire un fascicolo contro ignoti per interruzione di pubblico servizio. Da quanto si apprende anche i Nas sono pronti ai controlli.

Cgil contesta quanti gridano all'assenteismo: "Alcuni sono riusciti ad arrivare a lavoro, altri sono arrivati in ritardo e altri ancora non sono riusciti affatto", dichiara Alessio Festi della segreteria del sindacato "ad esempio nel centro di via Erbosa, sui quattro camion che portano il latte per le colazioni ne e arrivato solo uno, mentre il camion del pane è arrivato alle 10,30 invece che alle 6,30 come accade di solito".

"La mattinata del 6 febbraio 2015 alle ore 7,45 Seribo ha provveduto ad avvisare il Settore Istruzione del Comune di Bologna che soltanto 17 lavoratori di produzione su 101 in organico erano riusciti a raggiungere le tre cucine di aziendali, (poi saliti a 21 nel corso della mattinata). E’ del tutto improprio raffrontare il numero dei 17 addetti di cucina presenti alle ore 7,00 del mattino (poi saliti a 21 ) con i 233 dipendenti totali, in quanto sia gli impiegati che gli addetti alla distribuzione dei pasti prendono servizio molto più tardi" scrive l'azienda in una nota.

 Ma Merola definisce l'atteggiamento "Ingiustificabile, i responsabili dovranno essere puniti con severità" e si valuteranno azioni legali.

COSI' GIUSTIFICA L'AZEINDA SERIBO. "in tali condizioni di organico ridottissimo era impossibile poter garantire la normale produzione giornaliera di 17.000 pasti. Il Settore Istruzione del Comune, preso atto della situazione ha ritenuto inevitabile la sospensione del servizio e ci ha comunicato che avrebbe provveduto a dare indicazione alle scuole affinché avvisassero le famiglie per riportare i bambini a casa.. A seguito di un successivo contatto telefonico tra SERIBO ed il Settore Istruzione del Comune si è inoltre convenuto che le cucine, nei limiti del possibile avrebbero provveduto a prestare un servizio composto da pasta olio e parmigiano, formaggio, pane e merenda, per i bambini rimasti a scuola. Nel corso della mattinata gli uffici comunali ci hanno trasmesso un elenco di scuole che necessitavano della fornitura, per un ammontare di 2.177 pasti totali. I nostri uffici hanno contattato tali scuole ed hanno consegnato tutti i pasti richiesti. Le cucine erano approvvigionate con le merci occorrenti per preparare il menù del giorno, tuttavia vista la situazione d’ emergenza, si è ritenuto di preparare il menù sopraindicato per riuscire a produrre più pasti possibile, visto l’organico ridotto. Riguardo a timori di episodi di abnorme assenteismo dei lavoratori di SERIBO vogliamo mettere in evidenza che le nostre cucine iniziano l’attività tra le h 5,00 e le h 6,00 del mattino, mentre il 64% dei nostri lavoratori di cucina risiede fuori città o addirittura fuori provincia e per raggiungere il posto di lavoro deve necessariamente usare la macchina, oggi in condizioni certamente non facili. A tal proposito vogliamo ringraziare i lavoratori presenti che si sono prodigati per assicurare, per quanto possibile la continuità di un servizio molto importante e contemporaneamente scusarci con l’utenza per i disservizi che non siamo riusciti ad evitare del tutto".

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