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Cronaca

Appennino: via a un percorso partecipativo per due frazioni 'di confine'

Il progetto si chiama 'Sconfiniamo insieme', e si è aggiudicato un bando della Regione da 15mila euro

Prende il via 'Sconfiniamo insieme', un percorso partecipativo finanziato dalla Regione per due frazioni “di confine” in Appennino: Montorio e Monteacuto Vallese, scelte come laboratorio per capire come sta cambiando l’Appennino e qual è la domanda di servizi di abitanti e turisti

Un progetto per il quale l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, insieme ai comuni di Monzuno e San Benedetto Val di Sambro, si è aggiudicato i contributi pari a 15 mila euro del recente bando sulla partecipazione della Regione Emilia-Romagna, terzo in graduatoria su trentotto finanziati. Altri tremila euro saranno a carico dei comuni. Il progetto, curato dalla società Eubios, è stato presentato a Bologna la mattina del 17 dicembre.

L’iniziativa interessa un ambito-pilota della valle del Sambro, comprendente le frazioni di Monteacuto Vallese (San Benedetto) e Montorio (Monzuno), un sistema insediativo piuttosto omogeneo con relazioni storiche consolidate fra le due comunità che pure appartengono a due unità amministrative diverse. La relativa distanza dai principali servizi, il pregio ambientale e paesaggistico, i segnali di cambiamento quali l’insediamento di nuove attività agricole e l’arrivo di nuovi residenti lo candidano a diventare un “laboratorio” sociale in cui sperimentare una specifica azione partecipativa.

L'obiettivo

L’obiettivo del progetto è comprendere come si sta trasformando in Appennino la domanda di servizi da parte di abitanti e turisti per rispondere in modo efficace ai bisogni delle popolazioni locali, per coniugare la crescita economica con la tutela ambientale e un maggior benessere sociale per le persone.

Il progetto

Le attività dureranno una decina di mesi, saranno caratterizzate da un tavolo che coinvolga i principali attori del territorio (associazioni, imprese, comitati), incontri, feste, strumenti di comunicazione online, percorsi per incentivare comportamenti virtuosi come per esempio il compostaggio dei resti alimentari. Ci si confronterà insomma sulla co-gestione di spazi e beni comuni, su nuovi servizi a misura dei contesti minori, sulla raccolta e il riutilizzo dei rifiuti biodegradabili.

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