Racket pompe funebri, intercettazioni choc: morti depredati e derisi
Dialoghi che indignano. Monta la rabbia. Sul tema anche l'arcivescovo: 'Non si faccia finta di nulla'. La minoranza: 'Controlli andavano intensificati'. Il sindaco sfila il Comune da ogni responsabilità per quanto riguarda la propria partecipata
Sotto sigillo oltre agli arresti, su mandato del Gip Alberto Ziroldi e su richiesta del pm Augusto Borghini, sono finite sei diverse società di pompe funebri: sequestrati, in totale, cinque immobili, 35 unità locali sedi societarie e circa 75 autoveicoli, per un valore complessivo di 13 milioni di euro. I carabinieri hanno sequestrato anche la Franceschelli Srl, la Lelli srl, la Oreste Golfieri srl e il Centro servizi funerari srl. Il giudice ha designato loro un amministratore per non sospendere i servizi.
L'operazione
Dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna diretta dal procuratore capo Giuseppe Amato, emerge il profilo di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio. Un sistema ampiamente rodato e consolidato nel tempo, strutturato su almeno tre livelli, adottato allo stesso modo, speculare, dai due consorzi al vertice: Rip Service Srl al Maggiore e Cif Srl al Sant'Orsola.
In alto i due capi, alla base gli infermieri corrotti e al centro i rappresentanti delle varie agenzie funebri coinvolte. Questi ultimi erano in pianta stabile presso le due camere mortuarie e fungevano da raccordo tra i capi e gli infermieri.
Insomma, la base agiva e aveva l'incarico di agganciare i familiari dei defunti mettendoli in contatto con i referenti delle pompe funebri. Indicando espressamente quelle interessate come le più economiche, efficienti e rapide.
Infermieri corrotti, dipendenti dell'Ausl, per cifre variabili tra i 200 ed i 350 euro per ogni “lavoro” fatto acquisire al gruppo. Le indagini di 'Mondo Sepolto' sono partite da un esposto a novembre 2017, portate avanti dal reparto operativo, dal nucleo investigativo e dalla Compagnia Bologna Centro del comando provinciale dei carabinieri di Bologna.