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Cronaca

Protesta anti-austerità contro la Cisl, militanti Cua condannati

Prescritti alcuni capi d'accusa. La vicenda risale al 2012, durante la giornata di sciopero generale indetta dalla Cgil contro l'austerità

Si chiude con sette condanne a due mesi di reclusione per interruzione di pubblico servizio e una multa da 800 euro per imbrattamento il processo di primo grado a carico di otto attivisti del Cua (Collettivo universitario autonomo) di Bologna per il blitz nella sede della Cisl di via Milazzo del 14 novembre 2012.

Gli studenti entrarono nella sede del sindacato, dove si stava svolgendo un convegno sull'Europa, per circa cinque minuti durante un corteo organizzato in occasione della giornata di sciopero generale proclamata dalla Cgil, scandendo cori contro l'organizzazione sindacale e lanciando alcune uova.

Per quell'azione gli otto imputati erano accusati, a vario titolo, di manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio e, in un caso, di imbrattamento per aver tirato un uovo contro l'insegna della Cisl. Alla fine, accogliendo le richieste della Procura, il giudice Stefano Levoni ha dichiarato estinto per prescrizione il reato di manifestazione non autorizzata, contestato a sette imputati, mentre per l'interruzione di pubblico servizio sette attivisti (gli stessi, tranne uno, accusati anche di manifestazione non autorizzata) sono stati condannati a due mesi di reclusione.

Infine, il lancio di un uovo contro l'insegna della Cisl è costato a uno degli imputati una sanzione da 800 euro. Per tutti i condannati, comunque, il giudice ha disposto la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna nel casellario giudiziale, mentre le motivazioni della sentenza dovrebbero essere depositate nel giro di 60 giorni. (Ama/ Dire)

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