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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Pubblicità con volto del Duce, il sindaco manda i vigili: "Vergogna inaccettabile"

Oltre a far rimuovere la pubblicità e multare l'imprenditore, è stata avviata la procedura per la denuncia per apologia di fascismo

Un'azienda locale ha esposto una pubblicità contenente simboli fascisti, nella fattispecie il volto stilizzato di Benito Mussolini con la scritta "Italiano vero". E' accaduto a Calderara di Reno e subito è intervenuto il sindaco, Giampiero Falzone: oltre alle parole di condanna, ha fatto rimuovere la pubblicità dalla Polizia locale che ha sanzionato l’imprenditore con l’avvio della procedura che chiederà la denuncia per apologia di fascismo. 

"Qualche giorno fa - dichiara Falzone - è successo questo fatto per me molto grave. Un imprenditore del territorio di Calderara di Reno ha esposto nella sua proprietà, che si trova fronte strada, un impianto pubblicitario in cui erano inseriti, oltre al nome dell'azienda, la scritta “Italiano Vero” e l'immagine stilizzata di Benito Mussolini, ovviamente il tutto in modo abusivo in quanto non autorizzabile. Grazie alla nostra Polizia Locale siamo intervenuti subito facendolo rimuovere e sanzionandolo con verbale amministrativo. 

Il sindaco però biasima non solo il mancato rispetto delle minime regole "cosa non da poco visto che siamo per fortuna in democrazia" ma ritiene il cartello "uno sfregio alla Città e una vergogna inaccettabile. Calderara di Reno è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della croce di guerra per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale". 

"Ha ragione la senatrice Liliana Segre"

Il Comune di Calderara di Reno, conclude Falzone "non accetta simili fatti e li perseguirà nel rispetto della legge in tutti i modi che il nostro ordinamento prevede. La nostra Polizia Locale, che ringrazio, oltre alle procedure amministrative ha avviato dovuti accertamenti per relazionare il caso all'Autorità Giudiziaria sull'ipotesi di "apologia di fascismo" che ricordo essere un reato in applicazione della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione. Il fascismo, con i suoi simboli, la sua storia e le sue persone, non si sdogana, come alcuni stanno, più o meno marcatamente, facendo, ma si contrasta, perché l'Italia è una Repubblica antifascista per legge, non per opinione. Ha ragione la senatrice Liliana Segre, cui con orgoglio a Calderara abbiamo conferito nel 2021 la cittadinanza onoraria: 'Secondo me dobbiamo lavorare contro la fascistizzazione del senso comune, che sta appena appena un gradino sopra quell’indifferenza (mia grande nemica) che 80 anni fa ha coperto di vergogna l’Italia fascista'". 

De Maria: "Reagire significa difendere i valori costituzionali"

"Reagire sempre con grande determinazione a fatti come questo significa difendere i valori costituzionali e con essi la nostra Democrazia". Così Andrea De Maria, deputato Pd "sl di là del mancato rispetto di procedure amministrative - scrive su Facebook- siamo di fronte a molto altro. A un riproporsi di occasioni che si configurano come esaltazione del Fascismo e della figura di Mussolini". "Reagire  - contnua il dem - sempre con grande determinazione a fatti come questo significa difendere i valori costituzionali e con essi la nostra Democrazia. Significa rispettare la memoria delle vittime del Fascismo e di chi è caduto per la Libertà. Grazie al Comune di Calderara di Reno per la fedeltà che ha dimostrato alla Costituzione".

"Bene ha fatto il Sindaco di Calderara di Reno", a rimuovere il cartellone pubblicitario che inneggiante a Mussolini, con il suo volto, era stato esposto fronte strada da un imprenditore locale". "Non è solo un atto dovuto di applicazione delle leggi e della nostra Costituzione - ha commentato Stefano Vaccari, parlamentare PD - ma di assoluto rispetto verso chi ha subito l'effetto devastante della dittatura nazifascista e verso chi ha combattuto, anche sacrificando la propria vita, per restituire la dignità perduta a milioni di donne e uomini e per riconquistare libertà e democrazia per un lungo periodo negate". Per Vaccari, "ciò che deve mettere in allarme i democratici del nostro Paese è che episodi simili si stanno ripetendo con troppa continuità probabilmente perché gli autori si sentono abilitati a farlo. Tutta la politica e tutte le forze che siedono in Parlamento devono avere la forza di respingere questi tentativi di restaurazione e fare fronte comune così come lo fecero i nostri padri costituenti".

Sulla vicenda interviene anche il Pd di Calderara, via Facebook: "Grazie alla Polizia locale e al sindaco per essere intervenuti, il prima possibile, a tutela della nostra Storia e dei valori della nostra comunità. Dei valori di Calderara".

Mentre la Cgil dell'Unione comunale Terre d'acqua, di cui fa parte Calderara, esprime la "ferma condanna di tutta la Confederazione per questo inqualificabile gesto e pieno apprezzamento per il tempestivo intervento del sindaco sia nel rimuovere che nel sanzionare un simile scempio. Sempre al fianco della Democrazia e della difesa della Costituzione antifascista".

Foto del duce e account bloccato: tribunale condanna Facebook

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