Ragazzina annegata nel Reno: indagata la madre di Beatrice Benedicte
Iscritta nel registro degli indagati dal pm Augusto Borghini la madre della 14enne indiana morta annegata lo scorso venerdì nelle acque del fiume Reno
Come atto dovuto e di garanzia, il pm della Procura di Bologna Augusto Borghini ha iscritto nel registro degli indagati la madre di Beatrice Benedicte, la ragazzina indiana di 14 anni annegata venerdì sera nel Reno. Il fascicolo, che era contro ignoti per morte come conseguenza di un altro reato, diventa ora per omicidio colposo. L'iscrizione della donna, finora parte offesa, le consentirà di nominare un avvocato per assistere agli accertamenti, come l'autopsia, che verrà conferita mercoledì o giovedì dal pm.
NON SAPEVA NUOTARE. La ragazza, che non sapeva nuotare, è morta sotto gli occhi della madre e del fratellino: con lui stava giocando sulla riva dove ci sono cartelli di divieto di balneazione. In quel tratto di fiume, via Triumvirato, l'acqua diventa improvvisamente profonda, fino anche a cinque metri. Proprio in una buca i due sono scivolati: un ragazzo kossovaro è riuscito a trarre in salvo il bambino e la madre che si era buttata in acqua, ma per Beatrice non c'era stato nulla da fare.
L’ORDINANZA DEL SINDACO. Un anno fa, nella stessa zona, era annegato un altro straniero, un pachistano di 47 anni. Anche in seguito a quell'episodio, a luglio il sindaco di Bologna Virginio Merola ha emanato un'ordinanza con la quale si proibisce di fare il bagno nel Reno, nel Savena e nel Navile. Decisione dettata, si legge nel provvedimento da "motivi igienico sanitari". Tra i punti che la Procura intende approfondire c'é se questo divieto e la sua segnalazione, di fronte al pericolo che si pone, sia adeguato e sufficiente: ad esempio i cartelli non parlano di acque profonde. La spiaggetta, dopo l'incidente di venerdì, è stata transennata su disposizione del pm, per rendere evidente che non ci si può bagnare nel fiume.
