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Arresto cardiaco nei bambini: "Più importante il massaggio del defibrillatore, corsi aperti a tutti" | VIDEO

Al Sant'Orsola porte aperte in pediatria, ma non si vede nessun papà

L'arresto cardiaco nei bambini è diverso dagli adulti perché solo nel 10-15% dei casi la causa è cardiaca, il più delle volte è dovuto infatti a problemi respiratori o ad altre patologie e per questo ventilazione e massaggio cardiaco diventano molto più determinanti del defibrillatore, che nel bambino, nella maggior parte dei casi, non funziona.

A fare il punto, nella settimana dedicata alla rianimazione cardiocircolatoria, gli specialisti e le specialiste del Policlinico Sant'Orsola che oggi apre le porte della sua Pediatria d'urgenza a famiglie, baby sitter e insegnanti per insegnare le manovre salva-vita sui bambini, anche neonati. Ma al padiglione 16 stamattina nessun uomo si è presentato ai corsi.

"L'ho notato anch'io –  bacchetta Marcello Lanari, direttore della Pediatria d'urgenza del Sant'Orsola – mi dispiace che in molte situazioni gli uomini si chiamino fuori, come se a loro non potesse succedere. Una volta si diceva: l'uomo lavora, la mamma non fa niente. Sappiamo che invece il mondo è cambiato ampiamente e le mamme fanno questo e altro".

Quindi, insiste Lanari, "bisogna sensibilizzare gli uomini e far capire loro che sono parte integrante anche di questi percorsi. Quando ho iniziato a fare il medico, non c'era mai un papà che portava il bambino in ospedale. Adesso i papà vengono, cambiano i pannolini e si occupano dell'allattamento. Qualcosa sta cambiando, ma bisogna fare di più". 'Viva!' è la settimana europea della rianimazione cardiopolmonare, in programma dal 10 al 16 ottobre.

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