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Cronaca

Sciopero aerei, i voli garantiti e quelli cancellati a Bologna

Sciopero nazionale dei Lavoratori del comparto aereo e aeroportuale: fermo il personale di terra

Giornata di agitazione per i lavoratori aeroportuali, fermi a livello nazionale per lo sciopero di 24 ore indetto da CUB Trasporti e USB. A non garantire il normale svolgimento del lavoro sarà soprattutto il personale di terra, cioè quello addetto alle biglietterie, ai check-in e alle operazioni di carico e scarico bagagli. Il rischio per i viaggiatori è quello di code e lunghe attese, soprattutto per i check-in e per il ritiro bagagli una volta atterrati. Possibile, quindi, un effetto domino su voli, che in casi estremi rischiano di essere cancellati.

I voli cancellati da Bologna

Al momento, all’aeroporto Marconi di Bologna sono già diversi i voli cancellati:

- volo Ryanair delle 11.55 per Lamezia Terme
- volo Iberia delle 12.05 per Madrid
- volo British Airways delle 12.40 per Londra
- volo Ryanair delle 13.30 per Barcellona
- volo Lufthansa delle ore 15 per Francoforte
- volo Ryanair delle 15.50 per Varsavia
- volo Ryanair delle 17.05 per Vienna
- volo Air Dolomiti delle 17.10 per Monaco di Baviera

I voli garantiti per legge

Il sito dell’ENAC (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha stilato una lista di voli garantiti per legge. Assicurati tutti i voli schedulati in partenza nelle fasce orarie 7/10 e 18/21, così come quelli per le isole autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero. Da Bologna, l’unico volo garantito per legge è il Ryanair 4301 delle 12.45 diretto a Trapani.

I motivi dello sciopero

Alla base dello sciopero c'è lo stallo dei contratti dei lavoratori aeroportuali di terra: “Sono sei anni che il personale aeroportuale di terra è senza contratto – dice Renzo Canavesi, delegato sindacale CUB Trasporti all’aeroporto Malpensa di Milano – e sono sette anni che non hanno un aumento contrattuale. Hanno un contratto con cui le aziende non pagano le maggiorazioni: le ore notturne o quelle di straordinario vengono pagate con la paga del 2010. Hanno un contratto in cui sono previsti la stagionalità e il precariato, e infatti ogni tanto si sente che le aziende non trovano personale. Solamente pensando all’aumento del costo della vita di quest’ultimo anno, pari a circa il 10%, i lavoratori dovrebbero avere un aumento in busta paga di almeno 200€, 250€ per avere la stessa disponibilità che avevano nel 2016” conclude Canavesi.

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