Spid della Regione, strutture in affanno: ancora 11mila pratiche pendenti
Interrogazione in regione sui disservizi per la piattaforma di identità digitale gratuita messa a disposizione da Viale Aldo Moro. La replica: "Le richieste erano 30mila a gennaio, ci stiamo lavorando"
A gennaio erano 30mila i cittadini 'in coda' in Emilia-Romagna per ottenere l'identità digitale, la Spid, necessaria ormai per molti servizi online. Oggi la situazione è leggermente migliorata, ma ci sono ancora più di 11mila persone in attesa di ricevere la propria Spid attraverso Lepida, la società in house della Regione.
Ad aggiornare la situazione è il consigliere regionale di Rete civica Marco Mastacchi, che ha interpellato la Regione sulle lunghe attese degli emiliano-romagnoli. "Diverse segnalazioni di cittadini- spiega- hanno evidenziato ritardi e criticità: attese lunghissime per l'attivazione, un numero verde dedicato all'assistenza assolutamente inefficace".
Infatti a rispondere c'è "un messaggio registrato che invita a richiamare a causa della grande mole di lavoro del momento". Lo scorso 25 gennaio, ricorda Mastacchi, che presentò allora una interrogazione in Assemblea legislativa, "risultavano piú di 30mila richieste inevase e a quella attuale (9.3.2021) ne risultano ancora 11.118".
Qualcosa però si è mosso. Come è stato riferito nella riposta scritta allo stesso Mastacchi "per smaltire più velocemente le pratiche, oltre 40 unità di personale dedicato sono state riallocate dagli sportelli (chiusi per l'emergenza) o da altre funzioni (riallocate per motivi di smart working)".
La Giunta, recita ancora la risposta, "sta verificando puntualmente l'operato di Lepida osservando i dati delle attivazioni e chiedendo ragione sia delle singole attivazioni, che delle risposte e delle azioni correttive per migliorare il servizio".
Ma, obietta il consigliere di Rete civica, "con quale tempistica viene effettuato il monitoraggio delle pratiche pervenute e dei tempi per evaderle, non è chiaro. Così come non è chiaro chi rileva le criticità del servizio, dal momento che l'assistenza al cittadino è affidata a un numero Verde e a un messaggio preregistrato, evitando in questo modo qualsiasi responsabilità. Peccato -conclude Mastacchi- che Lepida sia pagata con i soldi dei cittadini che si lasciano ad aspettare". (Bil/ Dire)