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Cronaca

Si conoscono nel parcheggio, ma lui si illude e la perseguita

Da una conoscenza fatta di chiacchiere, allo stalking fino alle minacce: scatta il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico

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I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di un 63enne bolognese, indagato dalla Procura per atti persecutori.

A sporgere denuncia ai Carabinieri di via Galliera, una donna italiana sulla quarantina che alcune settimane fa ha riferito ai militari di aver conosciuto il 63enne lo scorso autunno. Lo incontrava spesso nel parcheggio condominiale, così sarebbe nata una amicizia, fatta di chiacchiere.

Il  63enne avrebbe quindi frainteso iniziando a tormentare la donna, prima inviandole dei fiori sul posto di lavoro, poi tempestandola di messaggi telefonici, telefonate, doni e bigliettini, fino ad arrivare a suonare insistentemente il citofono di casa per farsi aprire, come accaduto la mattina del 10 febbraio scorso: si è “attaccato” al campanello e ha premuto l’interruttore una volta ogni 30 minuti, dalle ore 10:30 fino alle ore 18:30.

Tale comportamento ha spaventato la donna, ma non era finita. Il 63enne le ha lasciato un messaggio nella segreteria telefonica dell’ufficio, dicendole che per quello che aveva in mente non sarebbero bastate nemmeno le Forze dell’ordine a proteggerla. Rintracciato dai Carabinieri, il 63enne è stato sottoposto al divieto di avvicinamento alla persona offesa con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Nei gironi scorsi, un 29enne è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per i reati di atti persecutori, estorsione e diffamazione, dopo la denuncia di una donna bolognese: ha raccontato come da maggio 2023 sarebbe stata più volte minacciata, molestata e diffamata da un soggetto conosciuto online su un noto sito di incontri.

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