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Cronaca Pilastro

Pilastro, i familiari delle vittime: "Verità vera, chiediamo la desecretazioni degli atti"

Anna Maria Stefanini, madre di uno dei Carabinieri uccisi il 4 gennaio del 1991: "Non posso perdonare. Non voglio neanche sentirli nominare gli assassini"

"Non posso perdonare nessuno, non voglio neanche sentirli nominare. Sono trascorsi 32 anni, ma è come se il tempo non fosse mai passato. Ma la mia speranza, prima di raggiungere mio figlio e dopo aver perso anche mio marito, è quella di arrivare alla verità, quella vera": queste sono le parole che Anna Maria Stefanini, madre di Otello, uno dei tre Carabinieri uccisi dalla banda della Uno Bianca nella strage del Pilastro del 4 gennaio 1991, ha proninciato davanti al monumento che oggi, come ogni anno, ricorda Otello, Mauro Mitilini e Andrea Moneta. La donna, commossa ha ribadito la necessità di riprendere le inchieste sulla banda dei fratelli Savi. "Sono due anni che è stata fatta questa richiesta, che si riaprano le indagini a tutto tondo, per riguardare tutto. Chiediamo la riapertura delle indagini per sapere la verità vera, se ci riusciamo. Il pensiero che avevano 64 anni in tre, neanche l'età di un uomo...". 

32°anniversario della strage del Pilastro

La richiesta di desecretazione degli atti è stata ribadita dal fratello di Otello, Alessandro Stefanini: "I Savi non erano da soli e cerchiamo in tutti i modi di arrivare alla verità. Chiederemo alla premier Giorgia Meloni di poter rivedere tutta la documentazione anche perché noi, come familiari delle vittime, non abbiamo ricevuto alcuna nuova informazione, neppure una comunicazione che ci dica che di novità non ce ne sono. Anche grazie alla digitalizzazione, così come fatto per la strage del 2 agosto e di Ustica, magari si potrà fare qualche passo avanti...". E il viceministro Galeazzo Bignami, che era presente alla cerimonia, ha annunciato l'impegno del Governo: "Ne parlerò con il presidente Meloni".

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