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Cronaca Imola

Vendita di apparecchi per la sicurezza domestica: "Smascherato truffatore seriale. Non si escludono altri colpi"

Così i militari illustrando il modus operandi adotatto in vari colpi a Imola e lanciando un appello, perchè il sospetto è che i raggiri possano essere molti di più di quelli denunciati

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO) hanno denunciato un 30enne albanese per truffa aggravata e circonvenzione di persona incapace. L’uomo è ritenuto essere l’autore di almeno tre colpi simili messi a segno a Imola, ai danni di persone anziane.

Il modus operandi

Il malvivente, raccontano i militari, per rendere più veritieri i suoi crimini, si era aperto un’azienda individuale, specializzata nell’installazione di apparecchiature elettroniche destinate alla sicurezza domestica. A quel punto, il 30enne avendo tutti i requisiti in “regola” da mostrare ai più diffidenti, entrava negli androni condominiali qualche giorno prima del colpo per appendere nella bacheca un manifesto che anticipava l’arrivo di venditori porta a porta. Leggendo lo stesso e trovandosi di fronte il 30enne, gli anziani non avevano più modo di preoccuparsi, perché sapevano di avere a che fare con un professionista del settore. Però - illustrano i carabinieri - "non appena il soggetto oltrepassava la soglia di casa, iniziava lo show: la dimostrazione del funzionamento di un apparecchio sonoro per la rilevazione del gas metano. Carpita l’attenzione della vittima che si sentiva incoraggiata dalla presenza di un dispositivo “salva-vita”, l’albanese passava alla vendita del congegno che vendeva a 399 euro".

Apparecchi venduti con ricarichi esorbitanti

L’apparecchio in questione esiste, peccato che - aggiungono i militari -"costa una trentina di euro ed è venduto da un’azienda che è risultata estranea ai fatti. Il 30enne, quindi, dopo essersi accaparrato un ingente quantitativo di dispostivi, li rivendeva a prezzi spropositati, facendosi pagare in contanti o tramite bancomat, attraverso un POS che si portava appresso. In questo caso, il malvivente, se riusciva a distrarre la vittima, alterava il pagamento del POS, raddoppiando la cifra a 800 euro".

Non si escludono altri colpi nella zona. L'appello dei carabineiri

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola (BO) hanno inoltre scoperto che il giro di affari dell’albanese ammontava sui 5.000 euro al mese. E’ probabile, fa sapere l'Arma, che oltre ai tre imolesi truffati di 79, 83 e 85 anni, ci siano ancora decine di anziani che non hanno sporto denuncia perché ignari del fatto. Per altre informazioni sulla vicenda, i familiari di anziani imolesi che di recente hanno acquistato un prodotto simile, possono rivolgersi ai Carabinieri di Imola, via Cosimo Morelli, nr. 10, telefono 0542/611800.

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