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Economia

Da Bologna all'America nel nome dell'etica d'impresa

È bolognese la prima società italiana sbarcata negli Stati Uniti con un test di selezione del personale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Un fatturato che, in questo 2017, si avvia a tagliare il traguardo dei 10milioni di euro pari al +50% sull’anno passato; venti filiali in Italia, cui si aggiungono quelle di Stati Uniti, Brasile, Russia, Spagna, Portogallo, Romania e Bulgaria, clienti in Inghilterra, Australia e Cina e oltre 200 collaboratori da Aosta a Catania fino a Miami e San Paolo: Open Source Management International Group è partita da Bologna per conquistare il mondo e sembra inarrestabile. Forte di una formula che unisce la selezione del personale alla formazione e all’affiancamento manageriale, OSM è attualmente anche impegnata in progetti a favore dei bambini con la creazione di una collana di libri che affrontano i problemi che spesso si trovano ad affrontare durante la crescita: da quelli scolastici fino al bullismo. “Fare formazione oggi - spiega uno dei fondatori di OSM, Paolo Ruggeri - significa condividere un principio fondamentale: l’etica è la sola e possibile base per un successo duraturo. Con questo intendo che è solo con un sistema forte di valori, che pone al centro l’essere umano, che si può fare impresa oggi”. Partendo da un test con cui vengono misurate non solo le attitudini e le abilità dei candidati per un posto di lavoro, ma anche i tratti caratteriali capaci di individuare l’idoneità di una persona a rivestire un preciso ruolo, la società fondata da Ruggeri ha sviluppato una serie di corsi dedicati al miglioramento delle potenzialità di ogni individuo. Non solo: da anni ormai, OSM risulta essere l’unica società di consulenza italiana in grado di entrare nel mercato americano con un test di selezione del personale. Il Gruppo è infatti riuscito a sviluppare questo particolare test con cui vengono misurate non solo le attitudini e le abilità dei candidati per un posto di lavoro, ma anche i tratti caratteriali capaci di individuare l’idoneità di una persona a rivestire un preciso ruolo.  A ideare questo test, e a portarlo negli Stati Uniti, sottoponendolo all’iter necessario alla sua approvazione, è stato lo stesso Paolo Ruggeri: “L’originalità del nostro sistema di valutazione - spiega - sta nella sua capacità di misurare i parametri attitudinali, emotivi e le abilità di una persona limitatamente a un periodo di tempo. Questo significa che indica lo stato di una persona come mutevole e, soprattutto, sempre migliorabile. Non è una sentenza definitiva, ma dà la possibilità ai selezionatori del personale di comprendere quali siano i punti di forza e quelli di debolezza di un candidato e decidere se investire sul suo potenziale. Ed è questo, in realtà, che ha colpito gli americani fino ad aprirci le porte del loro paese”.

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