L'Emilia Romagna si traveste in cerca del "drag factor"
"Azz", lo show più colorato di Bologna e dell'Emilia Romagna, ideato, curato e condotto dalla nota drag queen Simona Sventura, ospita domenica 21 febbraio al risto-disco-theatre Piano B di via Bonazzi 30 a Castel Maggiore (Bo) la prima delle quattro puntate della selezione emiliana del concorso nazionale Drag Factor.
Due squadre di artisti en travestì si scontreranno per ottenere la palma di finalista emiliana della rassegna che da alcuni anni vede andare in scena la serata finale al Gay Village di Roma.
Ci sarà il team rosso frizzante e il team blu naturale per un totale di dieci partecipanti. Tutor coach saranno altre drag queen esperte come Ape Regina, Farida Kant, Drag Rovina e Luciana Colpizzetto.
Lo scorso anno la drag bolognese Diana Bludura, finalista per l'Emilia Romagna nella finale a Roma ha ottenuto il premio della critica.
"Il Drag Factor è un'altra ottima vetrina mirata a valorizzare l'aspetto artistico di questi artisti del travestimento che in qualche caso sono dei veri fenomeni di trasformismo, in altri delle eccellenze nel trucco. In ogni caso molto di più della nicchia in cui ancora le drag queen vengono inserite. Il successo di Virginia Raffaele e dei suoi esilaranti travestimenti sul palco di Sanremo hanno dimostrato come, fatta con intelligenza, la parodia può conquistare il successo nel grande pubblico " fanno sapere dalla direzione artistica del concorso.
"Dopo il successo dello scorso anno - aggiunge Giuseppe, ovvero Simona Sventura che condurrà la serata insieme a Miss Pingy - anche quest'anno puntiamo con le performance artistiche che nascono e si esibiscono sui palchi e nei locali della nostra regione Emilia Romagna di arrivare a ottenere buoni piazzamenti e la giusta visibilità per un territorio e una città in particolare come Bologna che da sempre si dimostra avanguardia in ambito sociale per i diritti, per la tutela delle diversità e, in questo caso, anche per le forme artistiche che, con ironia dissacrante ma anche grazie a un culto per la bellezza e l'eleganza fino all'eccesso, non intendono fare altro che la parodia del mondo favoloso che immaginiamo e portiamo su un palcoscenico con i nostri volti truccati e le nostre esibizioni che speriamo possano andare sempre un po' più in là dell'arcobaleno".