Ferzan Ozpetek in scena al Teatro Duse
Un viaggio sentimentale nei ricordi, le suggestioni e le figure umane che hanno ispirato molti dei suoi film. È ‘Ferzaneide’ lo spettacolo di e con Ferzan Ozpetek, in scena giovedì 6 aprile alle ore 21 al Teatro Duse di Bologna.
Nel suo racconto dal palco, il regista desidera parlare “alle persone che hanno incontrato il mio cinema, ai molti che hanno letto le pagine dei miei romanzi, agli altri ancora che hanno ascoltato le opere liriche delle mie dame straziate d’amore, Aida Traviata Butterfly”. “Poco più di tre anni fa - prosegue - ho trasferito dal cinema al teatro le ‘Mine Vaganti’ a me sempre care. E proprio su ‘Mine Vaganti’ il sipario all’improvviso si chiuse dolorosamente a causa del lockdown. Ne è dovuto passare di tempo prima che quella bizzarra commedia della quotidianità potesse reimpossessarsi del palcoscenico. In quegli anni di sospensione, ho pensato spesso ai tanti operatori e protagonisti del panorama teatrale, del palcoscenico in generale, ma pure del comparto musicale, che vivevano la sorte avversa dei tempi, il disagio delle loro famiglie, la condizione critica della precarietà materiale di un lavoro a cui si sono sempre prestati con passione ed entusiasmo”.
“Anche per questo, insieme al produttore Marco Balsamo, ho deciso di impegnarmi in prima persona per lanciare un segnale di ripresa di un settore che aveva e che in parte ancora ha bisogno di sostegno e di fiducia. Da lì ha preso corpo ‘Ferzaneide’” spiega ancora Ozpetek che sarà completamente solo in scena per portare al pubblico non solo il racconto della sua carriera artistica, ma anche il suo “sentimento per la vita, la mia e quella degli altri. Nell’amore, nell’amicizia, nello stupore, in tutti quei gesti e luoghi illuminati dalla passione”. “Negli anni ho sposato molte cause all’insegna del coraggio. Coraggio. Forse in questa parola è racchiuso il senso di quello che provo a dire sera dopo sera. Il coraggio di inseguire i propri sogni. Il coraggio di sfidare i pregiudizi. Il coraggio, o quantomeno il tentativo, di scovare momenti di felicità dentro a un mondo turbolento come quello attuale. E in questo - conclude - il teatro può venirci incontro”.