Le notti del Pratello spin-off: Vito di Battista presenta il libro "Il buon uso della distanza"
Spin-off del festival letterario vespertino “Le notti del Pratello”:
Vito di Battista presenta "Il buon uso della distanza" (Gallucci Editore) a Bologna.
In dialogo con Mariangela Cofone aka @theweesmallblog
Letture di Nicola Santolini (per "gentile concessione" dell'Officina Teatrale de' Maicontenti).
In collaborazione con Libreria Ubik Irnerio, radioseeeyou e Otago Literary Agency, nell'ambito del Patto per la Lettura di Bologna.
mercoledì 13 dicembre, h. 20
Vanilia & Comics
via del Pratello 100
Bologna
«Vito di Battista è consapevole di come la memoria sia invenzione e la vita sia come il teatro, che muore mentre lo si fa.»
Simonetta Sciandivasci
«Un’indagine esistenziale alla scoperta del senso dell’amore, dei legami familiari, della memoria e del racconto, con uno stile rétro affascinante e avvincente, molto francese. Dramedy noir, si potrebbe dire.» (Rumore)
«Liberamente ispirato a come Romain Gary ha ingannato per anni il mondo editoriale, pubblicando quattro romanzi sotto pseudonimo - compreso “La vita davanti a sé” -, “Il buon uso della distanza” è una storia che «si dipana attraverso un morboso meccanismo di distanza e coinvolgimento, dietro cui si cela un mistero famigliare che affonda le origini in antiche vicende di vendette e peccati da scontare.» (la Repubblica)
IL LIBRO
1976. Pierre Renard ha 27 anni, si è trasferito a Parigi da Firenze dieci anni prima e ha una vita fatta più che altro di comete passeggere. Dopo aver incassato un netto rifiuto per il suo secondo romanzo, riceve una lettera da una donna che si firma solo Madame e che gli propone un accordo: lo pagherà per continuare a scrivere, ma loro due non dovranno incontrarsi mai e si scambieranno solo delle lettere, a cui Pierre dovrà ispirarsi per poi pubblicare ogni nuovo libro con uno pseudonimo diverso, trovando ogni volta qualcuno che si finga l’autrice o l’autore.
Ha così inizio un gioco fatto di menzogne, ricatti, manovre di potere e ambizioni, che porterà Pierre ad avere una carriera di sole opere prime e a ritagliarsi un posto d’onore nella scena editoriale parigina. Ma la sua vita vera, nell’ombra, sarà sempre più svuotata, perché nulla di quanto sta costruendo gli appartiene davvero. Neanche l’amore, e forse nemmeno il talento.
L'AUTORE
Vito di Battista è nato nel 1986 in un paese d’Abruzzo a trecento gradini sul mare.
Ha vissuto a Firenze, dove si è laureato in Letterature comparate scegliendo una tesi su Romain Gary, Tarjei Vesaas e J.M. Barrie.
Si è poi trasferito a Bologna, dove la stessa sorte è toccata a Ted Hughes, Sylvia Plath e Hart Crane.
Ha pubblicato i romanzi "L'ultima diva dice addio" (2018) e "Il buon uso della distanza" (2023).