Music Talk: concerti e dialoghi per orecchie curiose
Music Talk: Concerti e dialoghi per orecchie curiose, dal 28 febbraio al 24 aprile 2016.
L'etichetta discografica a Simple Lunch in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna presenta una rassegna di concerti e incontri con il pubblico. Un momento unico per condividere la vivacità di una scena musicale estremamente articolata e vitale.
A Simple Lunch nasce a Bologna nel 2013 grazie a Marco Dalpane e Riccardo Nanni. E' un'iniziativa indipendente e autogestita che offre ai musicisti uno strumento agile ed efficace per dare vita alle loro realizzazioni lasciando autonomia e integrità al loro lavoro: è un luogo dove sperimentare nuovi linguaggi e nuovi modi di relazione tra i musicisti e il pubblico.Tutti gli artisti coinvolti hanno pubblicato un disco con a Simple Lunch; molti di loro presenteranno il loro lavoro in anteprima. Ogni concerto sarà seguito da un incontro con i musicisti, una rara occasione per incontrare i protagonisti e dialogare con loro.
La rassegna si apre con La Zona, una lettura di Paolo Nori in cui lo scrittore emiliano, accompagnato al pianoforte da Carlo Boccadoro, affronta alcuni dei suoi temi prediletti intrecciando riflessioni sull'infanzia, memoria della Shoah e passione per la letteratura russa. Si prosegue con un duo di casa: Angelo Adamo, all'armonica cromatica, è accompagnato al pianoforte da Marco Dalpane, uno dei fondatori dell'etichetta a Simple Lunch. Sarà un'occasione per ascoltare dei brani dal loro lavoro in duo, ma anche per delle anticipazioni che riguardano il prossimo cd in solo di Adamo, di prossima pubblicazione.
In odore di jazz la prosecuzione che vedrà il 13 marzo Ah Hum - nome che richiama uno dei capolavori usciti dalla penna e dalle corde del leggendario Charles Mingus - con un eclettico Simone Pederzoli al trombone e Alessandro Betti e Matteo Zucconi che, oltre a suonare rispettivamente chitarra e contrabbasso, dilatano le possibilità del trio con l'utilizzo dell'elettronica live. Con la DFB (Daniele Faraotti chitarra elettrica e voce, Ernesto Geldes alla batteria e Enrico Mazzotti al basso) il rock non esita a confrontarsi con le musiche più colte del '900 con riferimenti che vanno da Stravinsky a John Cage, mentre il 3 aprile con Oddities (Alessio Alberghini al sax contralto, Samuele Garau a pianoforte e elettronica, Enrico Degli Antoni al basso, Giuseppe Risitano alla batteria) si torna dalle parti di un sound più urbano, al confine tra funk e jazz.
Le Lost Songs del duo Marta Raviglia (voce) e Simone Sassu (pianoforte, piano preparato, sintetizzatore) ci accompagneranno in un percorso tra melodie riscoperte in vari angoli della musica colta, con canzoni di Erik Satie, Darius Milhaud, Luciano Berio e Kenny Wheeler, distanti eppure uniti dalla coerenza dell'interpretazione dei due. Se con The Shore (Fabio Mina ai flauti, Marco Zanotti alle percussioni) verranno esplorate alcune modalità del dialogo incessante tra essere umano e ambiente, riascoltando echi di natura in strumenti che provengono da luoghi lontani, il finale con Toroya (Alberto Capelli - chitarra elettrica, Alessandro Altarocca - pianoforte, Gianluca Lione - basso elettrico, Walter Vitale - batteria ) torna a un suono imponente, ricco di groove e di improvvisazione, tra composizioni originali e rivisitazioni di grandi pagine della musica afroamericana (da Hendrix a John Coltrane).
Ma non solo musica. Le immagini di copertina utilizzate nelle pubblicazioni dell'etichetta sono opere dell'artista Vanni Spazzoli e gentilmente concesse dalla Galleria L'ARIETE - artecontemporanea.