"Passamano per San Luca": la catena umana della Festa della Storia
Sabato 21 ottobre si terrà la XX edizione del Passamano per San Luca, l’iniziativa simbolo del Festival della Storia che attraverso la Storia richiama alla solidarietà civica e a quella tra i popoli.
Si tratta dell'ormai tradizionale catena umana, formata in larga parte da studenti di ogni grado, che si snoderà dal Meloncello alla Basilica di San Luca rievocando il gesto collettivo che il 17 ottobre 1677 consentì di trasportare sul colle della Guardia i materiali necessari per iniziare la costruzione del tratto collinare del grande portico. Già negli anni scorsi il Passamano ha coinvolto migliaia di persone nel segno dell'impegno per la valorizzazione e tutela del patrimonio storico. Quest'anno passandosi di mano in mano le bandiere del mondo e alcune formelle coi titoli delle 20 edizioni della Festa internazionale della Storia, acquisisce ulteriori significati e valori indotti dalla grave situazione internazionale.
La Festa è una manifestazione multiforme a carattere nazionale e internazionale che ha reso Bologna "capitale della Storia" mettendo in vetrina forme di promozione e diffusione della sua conoscenza condotte in Italia e nel mondo. È un'iniziativa che vanta diverse gemmazioni in Italia, in Europa e nel mondo che si ispirano esplicitamente al prototipo di Bologna (le recenti acquisizioni città di Saragozza e Buenos Aires, si aggiungono alle consolidate realtà di Castel San Pietro Terme, Parma, Siviglia, Jaén, Murcia e Cahors).
Nelle diciannove edizioni precedenti si sono tenuti 3.776 eventi, le presenze sono state complessivamente 712.000, i soggetti attivi (tra relatori, interpreti, coristi, musicisti) sono stati 33.773. La qualità degli eventi, la partecipazione di migliaia di protagonisti (tra cui, dal 2003, 7090 studenti universitari e, dal 2002, 1.778 classi di ogni ordine e grado coinvolte). Quest'ingente quantità di presenze l’hanno resa la più grande manifestazione del genere in Europa.
Anche in questa edizione si assegnerà il Premio internazionale “Portico d’Oro”, intitolato a Jacques Le Goff, giunto alla sua XVI edizione, a riconoscimento di figure, opere ed iniziative che si siano distinte nella diffusione e nella didattica della storia, coniugando correttezza, attendibilità ed efficacia comunicativa. Il legame attivato con Le Goff è la premessa prestigiosa ad un premio unico in Europa, che rilancia il ruolo di Bologna come centro di elaborazione e irradiazione della cultura e le sue capacità di attrazione e ospitalità. Dalla sua fondazione nel 2008, dopo che allo stesso Jacques Le Goff, è stato conferito a Giovanni Minoli, Alberto Angela, Peter Denley, Eugenio Riccomini, Alessandro Barbero, Franco Cardini, Christiane Klapisch Zuber, Louis Godart, Antonio Paolucci, Andrea Emiliani, Jared Diamond, Pupi Avati, Marco Cattaneo, Direttore di National Geographic, Cristoforo Gorno, Rolando Dondarini, Andrea Purgatori e Natalie Davis Zemon.
In questa XX edizione della Festa, il premio sarà conferito allo storico Joaquín Prats i Cuevas, promotore della Didattica della Storia in Spagna e in Europa (23 ottobre, ore 17.00, Stabat Mater).
Inoltre, prosegue il prestigioso riconoscimento “Novi cives: costruttori di cittadinanza” che sarà conferito a Francesca Mannocchi.