Tavola rotonda “welfare e cura: lavorare nel sociale oggi”
Sabato 10 ottobre alle 11:00 tavola rotonda "Welfare e cura: lavorare nel sociale oggi" coordinata da Annamaria Incerta, Responsabile agenzia AGI Emilia Romagna, alla presenza di Franca Biondelli, Senatrice e Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro; Flavia Franzoni, Comitato scientifico IRESS;Maurizia Martinelli, Segretaria Cisl Emilia Romagna con delega alle Politiche Sociali;Hubert Jaoui, Scrittore e Fondatore dell'Associazione GIMCA di Parigi;Luca Romano, Direttore di Local Area Network;Lella Palladino, Presidente Cooperativa Eva, Associazione DiRe.
In un epoca di crisi il lavoro sociale costituisce una risorsa per il futuro.
Parliamo di cooperative ed associazioni che, ottimizzando gli investimenti umani e professionali, cercano di ridurre le spese e contribuiscono a razionalizzare la spesa pubblica.
Parliamo di occupazione nel lavoro sociale che opera per tutelare i diritti dei più deboli, degli anziani, dei rifugiati, dei richiedenti asilo, di quanti sono dipendenti da sostanze o da abuso di alcol e di tutte quelle fragilità che oggi sono costrette a fare i conti con una riduzione delle politiche di welfare e delle risorse ivi dedicate.
In particolare, parliamo degli anziani non autosufficienti, del ruolo centrale della famiglia e dell'accesso all'assistenza, nonché del ruolo delle collaboratrici famigliari e badanti.
Vorremmo parlare di sociale, OGGI, affinché si scelga di investire nel Welfare, facendo una scelta di lungimiranza, in grado di realizzare una politica di inclusione, di prevenzione e non soltanto di emergenza.
Vogliamo parlare di lavoro sociale perché questo costruisce nuove forme di solidarietà e produce bene comune, perché diffonde una cultura di coesione. Il pensare solidale, infatti, coinvolgendo soggetti sociali, istituzionali, civili ed economici, costruisce comunità più aperte ed accoglienti.
Lavorare nel sociale OGGI significa, oltre a nuove opportunità lavorative, soprattutto per i giovani, anche avvicinarsi sempre più a quella parte di umanità che ci permette di ricordare a noi stessi che siamo esseri umani e come tali possiamo solo cooperare per cercare di rendere questo nostro pianeta migliore e con un welfare che assegni centralità all'uomo.