"Tradizione futura. la stampa romagnola tra arte e mestiere"
L’arte della stampa tessile romagnola è tra le espressioni meno note del patrimonio artigianale di eccellenza del Made in Italy.
Per diffondere la conoscenza del lavoro dei maestri artigiani che oggi ne sono eredi e interpreti, Fondazione Fashion Research Italy presenta presso la propria sede, dal 5 maggio al 2 luglio, la mostra “Tradizione futura. La stampa romagnola tra arte e mestiere”.
In esposizione, a riprova dell’evoluzione di questo sapere unico, una raccolta variegata di manufatti, tessili e strumenti di lavoro, oltre a una sezione dedicata al progetto “Foulard d’artista”, testimonianza concreta della dimensione contemporanea del dialogo tra forme espressive complementari: l’arte e il mestiere.
Un viaggio nella stampa tessile, ma anche un invito a lasciarsi stupire dalla bellezza che il Made in Italy è in grado di offrire, a patto di concedersi il tempo necessario per riscoprirne il portato artistico e culturale.
Tra le espressioni meno note del patrimonio artigianale italiano, la stampa a ruggine è un’arte dalle origini antichissime, che si tramanda intatta fin dal tempo degli Egizi. Come vi abbiamo raccontato in Stampa romagnola: i segreti dell’antica arte della ruggine, è nata in contesti poveri come soluzione semplice e ingegnosa per riprodurre gli ornamenti dei tessili più raffinati e si ritrova in molte civiltà di tutto il mondo ma, in Italia, è espressione di un territorio specifico: la Romagna.
La xilografia, che da sempre accompagna l’arte culinaria della costa adriatica mostrando il suo retaggio nelle tipiche decorazioni dei tovagliati delle tante trattorie, ha negli anni saputo reinventarsi andando ben al di là di questa tradizionale produzione. Oggi è infatti proposta tra le tendenze della parigina Maison&Objet – il più grande evento internazionale dedicato al lifestyle in tutte le sue espressioni dal design, all’arredamento agli accessori. Ma non solo, è recentemente stata riscoperta anche dalle firme del lusso che guardano all’artigianato artistico, di cui il nostro paese è culla, come chiave creativa per un futuro di eccellenza.
Da sempre attenta all’evoluzione della manifattura moda, Fondazione Fashion Research Italy ha così deciso di accendere i riflettori su questo sapere unico, rendendolo protagonista di una mostra corale in grado di ripercorrerne la storia e rivelarne l’attualità e l’affinità con il mondo moda.
Manufatti, tessili e strumenti di lavoro, messi a disposizione dai maestri di otto botteghe facenti parte dell’Associazione Stampatori Tele Romagnole, accompagneranno gli ospiti in un percorso alla scoperta della secolare tecnica di cui sono eredi e interpreti.
Cuore dell’allestimento è la sezione Foulard d’artista, in cui la visione dei più noti grafici italiani dialoga con la progettualità delle maestranze romagnole nobilitando l’accessorio moda per eccellenza. Otto i modelli in limited edition che fanno rivivere alcune tra le più raffinate fantasie dell’archivio di textile design di F.FRI reinterpretate su seta secondo i dettami della stampa romagnola.
Alla base di Tradizione Futura vi sono l’opera, l’ingegno e il talento di artigiani senza i quali non avrebbero visto la luce le creazioni più riuscite di quest’arte dalle radici storiche, ma dalla sensibilità moderna. Antica Stamperia Carpegna (Carpegna), Stamperia Bertozzi (Gambettola), Stamperia Braghittoni (Cesenatico), Stamperia C’era Una Volta (Cervia), Stamperia Miserocchi (San Zaccaria), Stamperia Pascucci (Gambettola), Stamperia Peromatto (Santa Sofia) e Stamperia Ruggine (Rimini) di cui vi parleremo nelle prossime uscite di Fashion Journal.
Ma anche il sostegno di due sponsor tecnici d’eccellenza: Ostinelli Seta e Bonaveri. La lungimirante azienda comasca ha messo a disposizione metri e metri del prezioso tessuto che produce dal 1970 perché fosse caratterizzato dalle fantasie che in passato hanno vestito le collezioni delle più note maison, impresse a colpi di mazzuolo. L’azienda di Ferrara, sinonimo di busti sartoriali made in Italy, di esporre queste opere d’arte valorizzandole ulteriormente attraverso l’eleganza dei propri manichini artistici.
La valenza culturale di questa mostra è stata inoltre riconosciuta dalle numerose importanti istituzioni che l’hanno patrocinata – Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Camera Nazionale della Moda Italiana, CNA e Confartigianato Emilia-Romagna – e da uno dei più antichi fra i quotidiani italiani tuttora in vita, Il Resto del Carlino, che come media partner ci aiuterà a diffonderne la conoscenza.
Tutte le visite sono guidate, con una durata di 1 ora.