Viaggio verso l'ignoto: a Palazzo Fava la mostra dedicata a Lucio Saffaro
Dal 26 maggio al 24 settembre ci sarà la mostra Viaggio verso l’ignoto a Palazzo Fava.
Si tratta di una mostra dedicata alla figura di Lucio Saffaro, artista tra i più originali del secondo Novecento in Italia, e curata da Claudio Cerritelli e Gisella Vismara.
La mostra presenterà circa un centinaio di opere tra dipinti, grafiche e libri, offrendo uno sguardo esaustivo sulla sua ricerca dal 1954 al 1997.
Saffaro è una figura autonoma rispetto al mondo dell'arte: si è trasferito a Bologna nel 1945 e ha continuato a coltivare i suoi interessi artistici, letterari e filosofico-speculativi.
La mostra mostrerà le molteplici dimensioni esplorate da Saffaro, tra cui identificazioni simboliche, monumenti e ritratti immaginari, visioni allegoriche, poliedri e immagini metafisiche.
Negli anni ’60 Saffaro studia il rapporto tra arte e scienza, creando opere che uniscono codici scientifici e fantasia.
Le opere degli anni ’70 uniscono la razionalità alla dimensione onirica e agli elementi simbolici.
L’introduzione dei “poliedri” assume importanza anche esistenziale, mentre l’immaginario geometrico riflette la pluralità delle fonti iconografiche e la proiezione delle forme nello spazio cosmico.
Una rassegna che include opere pittoriche e grafiche, cataloghi, libri e fotografie inedite di Nino Migliori è accompagnata dal documentario “Lucio Saffaro.
Le forme del pensiero”. Inoltre, il catalogo Bologna University Press include contributi critici di esperti.
Saffaro si è laureato in Fisica pura all’Università di Bologna ed è stato una figura originale ed inconsueta della cultura italiana.
Nelle sue opere, che sono state recensite e presentate da critici autorevoli, ricorrono spesso le figure del mare, delle onde e dell’orizzonte.
Saffaro ha esposto alla Biennale di Venezia e in altre importanti rassegne, vincendo premi internazionali.
140 opere dell’artista sono esposte in modo permanente al Museo del cielo e della terra di San Giovanni in Persiceto.