Assistenza anziani: al via progetto "Bada bene". Stanziato un mln di euro
Previsti 500 euro annui per assistenza a persone bisognose, percorsi di qualificazione badanti, borse di studio per giovani laureati da avviare alle professionalità connesse all'assistenza e al welfare
Al via "Bada bene" il progetto del Comune di Bologna, per sostenere l’assistenza domiciliare agli anziani, finanziato da INPDAP, con la collaborazione di ASP Giovanni XXIII, AUSL e Università. L'iniziativa interviene anche nell’ambito della promozione della salute degli anziani ancora attivi al fine di mantenere in abilità le capacità residue.
IL PROGETTO. 500 euro annui per l’assistenza domiciliare a persone bisognose, percorsi di qualificazione sul lavoro per badanti, borse di studio da 4000 euro per 31 giovani laureati da avviare alle diverse professionalità connesse all’assistenza e al welfare. Questi alcuni degli interventi di “Inpdap muove Bologna - Bada bene”, progetto sperimentale a favore di anziani pensionati INPDAP, in condizioni di fragilità o non autosufficienti, finanziato per circa un milione di euro da INPDAP, ideato dal Comune di Bologna.
Verrà offerta alle famiglie anche una consulenza specifica per l’individuazione di interlocutori abilitati all’assistenza tecnico-amministrativa nelle fasi di avvio e gestione del rapporto di lavoro con le assistenti familiari, come prevede l'accordo sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali il 28 luglio 2011.
Questa mattina, presso la sede ASP Giovanni XXIII di Palazzo Gnudi, brindisi inaugurale dell'iniziativa, alla presenza di pensionati, badanti e tirocinanti coinvolti nella sperimentazione. In sala anche Luca Rizzo Nervo, assessore alla Sanità del Comune di Bologna; Alberto Scuderi e Aldo Manella, direttore e dirigente regionale INPDAP; Gabriele Cavazza e Monica Minelli, direttore del distretto di Bologna e del dipartimento delle Attività Sociosanitarie dell’Azienda USL di Bologna; Roberto Nicoletti, prorettore agli studenti dell’Università di Bologna; Giovanni De Plato, presidente dell’ASP Giovanni XXIII;i rappresentanti di CGIL CISL e UIL.