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Migranti, Requisito immobile a Ozzano. Bignami FI: 'Sedicenti profughi, preoccupante'

Il forzista chiede conto alla vicepresidente Gualmini: 'Che cosa accadrà quando tutti i Comuni avranno raggiunto la quota di accoglienza?'

“Preoccupante" per il capogruppo di Forza Italia in Regione Galeazzo Bignami l’episodio relativo alla requisizione di un immobile privato a Ozzano per ospitare "sedicenti profughi" lo ritiene "una sorta di spartiacque nelle modalità di questa finta accoglienza che da anni contestiamo. Adesso la vicepresidente venga a riferire in aula su cosa sta realmente accadendo in Regione”.

Il forzista chiede dunque conto a Elisabetta Gualmii che "ci sembra di capire, dalle dichiarazioni odierne, sappia più di quanto immaginiamo. Alle nostre interrogazioni spesso viene risposto che la competenza è in capo alle Prefetture e si tende a glissare, poi invece la Gualmini comunica alla stampa di essere a conoscenza del fatto che si stava ‘lavorando’ su Ozzano per individuare immobili preposti all’accoglienza e che ci sono Comuni già pesantemente provati. Anche in questi casi, alle nostre interrogazioni relative a comunità, anche molto piccole, costrette ad accogliere senza nessun tipo di informazione preventiva, ci viene detto sempre che è tutto a posto e che c'è massima condivisione con i territori. Oltre che comunicare con i giornali, sarebbe pertanto opportuno che venisse a riferire anche in aula. E proprio a tale scopo presenteremo una interrogazione a risposta immediata”, continua Bignami che fa osservare "non solo l’emergenza non è terminata ma anzi la situazione è addirittura peggiorata: senza voler fare allarmismi, siamo preoccupati dal fatto che la requisizione a Ozzano potrebbe aprire la strada ad altri provvedimenti di questo tipo. E ciò in quei Comuni della Città Metropolitana ai quali era stato assicurato che, con l’adesione alla rete SPRAR, ci si sarebbe messi in qualche modo “al riparo” da interventi emergenziali”. 

Peri consigliere “E’ evidente ormai che non è così e che non si sta nemmeno tentando di arginare l’emergenza. Che cosa accadrà quando tutti i Comuni avranno raggiunto la quota di accoglienza? E perché, se effettivamente ci sono Comuni soprasoglia già provati, si continuano a inviare nuovi profughi nei comuni sottosoglia invece, per esempio, di redistribuire quelli che già ci sono? Perché è chiaro che la famosa “sottosoglia” è solo una scusa, perché quando i Comuni avranno esaurito la quota, qualcuno all’ANCI negozierà con il Ministero una nuova quota (da 2,5 ogni mille abitanti sarebbe già passata a 3) e allora i territori saranno messi nuovamente in condizione di assorbire altri presunti profughi. Presunti, lo ribadiamo, perché quelli che ricevono lo status di rifugiato sono appena il 5%”.

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