Emergenza Casa, la caserma Sani per gli sfrattati

Una parte della caserma Sani sarà temporaneamente messa a disposizione delle persone che non hanno più un tetto sopra la testa. Questa l'intenzione del Comune, come discusso oggi in sede di Qestion Time a palazzo D'Accursio dal consiglio comunale, per fronteggiare l'emergenza sfratti. 

Per procedere, sarebbe già stato richiesto al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, di intercedere con la Cassa depositi e prestiti, che è la proprietaria dello stabile, perchè si possa stabilire, "per un tempo dato, da definire, di straordinarietà", che quegli spazi siano utilizzati "a un progetto di emergenza sugli sfratti". Così ha riferito l'assessore alle Politiche sociali, Amelia Frascaroli, rispondendo a una domanda della consigliera della Lega nord, Lucia Borgonzoni, che chiedeva di capire per quali funzioni si volesse usare la caserma, dato che nei giorni scorso erano uscite notizie discordanti e che gli spazi verdi sono già destinati ad alcune associazioni.

Quello che si è pensato, ha spiegato Frascaroli, e che "arriva da un ragionamento condiviso con la Prefettura e con l'assessore alle Politiche abitative, Riccardo Malagoli" è di coprire bisogni abitativi con quegli spazi, fino a quando vengono venduti. Questo "non toglie nulla a ciò che è  già stato fatto sull'acquisizione delle parti del verde con l'interesse del quartiere e delle associazioni". D'altro canto, conclude l'assessore "ricordo che la caserma Sani è grande 11 ettari e che ha molto verde e moltissimi edifici".

Il dibattito sul tema dell'emergenza abitativa arriva all'indomani del corteo che ieri pomeriggio ha attraversato il cuore di Bologna, dove un gruppo di attivisti (da Crash a  SocialLog) hanno manifestato contro il Piano Casa del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. In oltre un centinaio di persone hanno con fumogeni e striscioni hanno sfilato per il centro rivendicando il diritto all'abitazione.